27, Luglio, 2024

Primo tavolo regionale della navigabilità: dall’Alto Valdarno proposte e idee per vivere l’Arno

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Navigare l’Arno è un’ambizione coltivata fin dal passato attraverso la quale passa il futuro dello sviluppo e del turismo sostenibile. Il messaggio di un fiume che può e deve essere vissuto, non solo dalle rive ma anche dall’acqua, è emerso dal primo tavolo della navigabilità, organizzato da ANBI Toscana nella cornice del Patto per l’Arno, il contratto dei contratti di fiume che interesseranno i vari segmenti dell’asta fluviale. Vi hanno preso parte, tra gli altri, il sindaco di Firenze Dario Nardella, i Presidenti dei Consorzi interessati dal “Patto per l’Arno” tra cui Serena Stefani, Presidente del Consorzio di Bonifica 2 Alto Valdarno, l’assessore del Comune di San Giovanni Laura Ermini.

“I contratti di fiume sono uno strumento straordinario. Hanno permesso al Consorzio di Bonifica 2 Alto Valdarno, promotore di tre esperienze partecipative lungo il tratto dell’Arno di competenza, di censire un importante numero di esperienze in atto, già ben strutturate e molto partecipate – ha spiegato Serena Stefani, presidente dell’Ente e vice Presidente di ANBI Toscana, intervenuta alla giornata di approfondimento – Nonostante le oggettive difficoltà morfologiche presentate dal corso d’acqua nel suo tratto iniziale e il carattere torrentizio, che ne consente un utilizzo stagionale, molti operatori si sono specializzati nel proporre mini corsi, passeggiate sull’acqua e visite guidate in sup, canoa, kayak, gommone, per apprezzare natura e ambiente da un altro punto di vista. Non lungo ma dentro il fiume. E’ un fiorire di attività che riesce ad intercettare un pubblico sempre più vasto e interessato e ad offrire opportunità di reddito a tanti operatori, nell’ottica di sviluppo turistico sostenibile, ben integrato con gli altri punti di forza del territorio e con l’offerta di servizi di mobilità lenta: ciclopista dell’Arno, in testa. Sia sul primo tratto dell’Arno, dove è nato Casentino H2O, sia sul tratto centrale dove è decollato Abbraccio d’Arno, esistono esperienze interessanti. Nel primo, associazioni, imprese, comuni e unione dei comuni hanno già individuato alcune azioni specifiche per sviluppare questa forma di esplorazione del territorio e stanno lavorando a schede progetto che andranno a comporre il programma d’azione”.

“Per quanto riguarda il tratto di Arno che ha il suo luogo-simbolo nel Ponte di Leonardo, a Ponte Buriano, è al lavoro la Fondazione Arezzo In tour che, con il supporto dell’associazione T Rafting, ha completato una mappa dei punti navigabili, con approdi e imbarchi. Contiamo quindi di avere presto anche in questa area proposte progettuali da inserire tra le azioni su cui dovrà lavorare il contratto di fiume. Tra l’altro proprio qui, le comunità locali organizzano un evento ormai tradizionale, interrotto solo dal Covid, la Spollinata, una spettacolare discesa dell’Arno con mezzi di fortuna. L’altro impegno importante del Consorzio è quello di garantire una sempre più puntuale e attenta manutenzione dell’Arno e dei suoi affluenti per migliorane funzionalità ed efficienza. Proprio in questi giorni infatti è in corso la campagna di ascolto dei territori e un fitto programma di incontri con tutti i comuni del comprensorio per mettere a punto il piano degli interventi da programmare per il 2022. La sicurezza infatti è la premessa necessaria per avvicinare i cittadini ai corsi d’acqua”.

Anche sul terzo tratto di Arno, dove a breve nascerà il terzo contratto di fiume “Acque d’Arno”, il fiume continua a rivestire un ruolo centrale e le amministrazioni comunali sono all’opera. Lo ha spiegato, intervenendo in rappresentanza dei comuni del comprensorio Alto Valdarno, il comune di San Giovanni Valdarno, presente al tavolo della navigabilità con l’Assessore all’Ambiente Laura Ermini.

“Il nostro Comune proprio perché vive quotidianamente lo scorrere di questo fiume e perché ne percepisce l’importanza naturalistica, paesaggistica e storica, ha aderito con entusiasmo a questo percorso partecipativo e di collaborazione del Patto dell’Arno, consapevole della necessità di lavorare insieme e collaborare verso una valorizzazione territoriale anche attraverso la creazione del parco fluviale dell’Arno. Dovrà essere promossa una gestione morfo-vegetazionale di argini e sponde che sia in grado di coniugare le esigenze di rispetto dei criteri di protezione idraulica e idrogeologica con il mantenimento degli habitat. Elemento cruciale della valorizzazione fluviale per il nostro territorio è quello della realizzazione della ciclopista dell’Arno, un percorso ciclabile che segue la discesa del fiume dalla sua sorgente, partendo da Stia, fino alla foce a Marina di Pisa fra colline, campagne e città d’arte. Altre iniziative importanti potranno essere quelle connesse al sistema di navigabilità fluviale, nei tratti dove ciò è possibile. Il nostro Comune non ha, per le sue caratteristiche e per la sua portata, un piano di navigabilità sul tratto di fiume che ci attraversa ma ciò non toglie che possano comunque essere ipotizzati, in futuro, interventi che consentano agli abitanti ed ai turisti di fruire di servizi più connessi con l’acqua, quali l’utilizzo della canoa o del più moderno sup”.

 

 

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