23, Luglio, 2024

Borro di Rantigioni, al termine i lavori di messa in sicurezza. Sopralluogo al cantiere con l’assessore regionale

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Si avviano a conclusione i lavori di mitigazione del rischio idraulico a Faella, dove si lavora al primo lotto, il più consistente, sul torrente Rantigioni: tra la fine del mese di ottobre e l’inizio di novembre l’intervento, che ha avuto un costo di 1 milione e 300mila euro compresa la progettazione, sarà terminato. A monte del paese è stato realizzato un particolare sistema di laminazione con più invasi, che possano accogliere l’acqua dell’affluente del Rantigioni in caso di piena, evitando che si scarichi sul centro abitato; inoltre è stata completata la cassa di espansione vera e propria e sul borro, inoltre, sono stati costruiti due nuovi ponti. Un intervento complesso e innovativo, che permetterà di dare una importante risposta all’abitato di Faella, più volte alluvionato proprio a causa dell’esondazione del Rantigioni, con danni a famiglie e aziende.

Oggi il sindaco di Castelfranco Piandiscò Enzo Cacioli ha accompagnato l’assessore regionale Monia Monni in un sopralluogo, insieme al responsabile regionale del settore, ingegner Giovanni Massini, ai responsabili del progetto, il Rup Simone Frosini e il progettista Giacomo Gazzini, i tecnici e i membri dell’amministrazione comunale.

 

“Questo – ha detto l’assessore Monni – è un intervento innovativo e anche bello da vedere, mi ha fatto molto piacere essere qui perché in pochissimo tempo il comune è riuscito a realizzare un’opera non semplicissima. Quando si stanziano soldi pubblici è sempre bene accertarsi di come vengono spesi, e quando vengono spesi con questa capacità e velocità siamo anche ben disposti a finanziare lotti successivi: il sindaco infatti ci ha già rappresentato la necessità di finanziare il 2° e 3° lotto portando a casa una disponibilità della Regione perché qui l’amministrazione è stata oggettivamente molto capace”.

L’intervento, infatti, costituisce il primo di 3 lotti complessivi: è quello più consistente (gli altri due hanno un costo di circa 250mila euro ciascuno), ma la messa in sicurezza si potrà dire completa solo quando saranno terminati anche il 2° e 3° lotto.

“Questo primo lotto – ha precisato il progettista ing. Gazzini – è al 90% della sua esecuzione e consiste nella realizzazione di una cassa di espansione con un volume a disposizione delle acque sul borro di Rantigioni, in modo tale da trattenere i volumi di piena che altrimenti sarebbero esondati a valle sull’abitato di Faella; a monte invece, sull’affluente del Rantigioni, sono stati realizzati dei meandri per far sì che il corso d’acqua fosse rallentato e che i picchi di portata dell’affluente non andassero a sommarsi a quelli del Rantigioni stesso”.

“Questo è il primo lotto dei tre che comprendono la mitigazione del rischio idraulico dell’abitato di Faella – ha sottolineato il geometra Frosini – gli altri due lotti prevedono la realizzazione di un nuovo tombamento all’interno dell’abitato, parallelo a quello che già esiste, per aumentare i volumi di transito della piena; e l’adeguamento della sezione che va dalla cassa di espansione fino al tombamento. Finché l’intervento non sarà completo, anche se questo primo lotto è il più significativo, non si potrà dire completa la messa in sicurezza; per questo manteniamo ancora il presidio idraulico imposto l’autorità fin dal 2015 all’interno dell’abitato di Faella, che comporta una mansione di controllo e allerta della popolazione in caso di pericolo di esondazione”.

Soddisfatto il sindaco, Enzo Cacioli: “È un piacere venire quassù e vedere dall’alto tutto il panorama, è stata rimodellata tutta la vallata in una maniera fantastica. La cosa più importante però è aver iniziato un importante percorso di messa in sicurezza dell’abitato di Faella, duecento famiglie, abitazioni, che furono alluvionate nel 2013. Questo è un primo importante risultato, la Regione intanto si è espressa favorevolmente per finanziare gli altri due lotti quindi siamo soddisfatti”.

(immagini dall’alto fornite dal Comune di Castelfranco Piandiscò)

Glenda Venturini
Glenda Venturini
Capo redattore

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