23, Novembre, 2024

Sfide robotiche: il progetto in sinergia tra scuole secondarie di primo e secondo grado

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Questa mattina presso l’ISIS Valdarno sono stati consegnati due robot agli studenti delle scuole secondarie di primo grado degli istituti comprensivi Masaccio e Marconi di San Giovanni Valdarno allo scopo di portare avanti il progetto formativo “Sfide robotiche” in ambito della robotica digitale. Il Dirigente scolastico dell’ISIS Valdarno Lorenzo Pierazzi, la Dirigente scolastica dell’IC Marconi Emilia Minichini e il Dirigente scolastico dell’IC “Masaccio” Francesco Dallai presentano quindi  il progetto nazionale “Sfide robotiche e potenziamento delle competenze digitali”, vinto dalla rete scolastica che ha per capofila il Polo Manetti Porciatti di Grosseto e della quale fanno parte sia l’ISIS Valdarno che i due IC Sangiovannesi insieme all’ITI “Archimede” di Catania.

Il potenziamento delle competenze digitali si incanala nel settore della Robotica educativa ed in particolare in quello legato alla partecipazione a gare territoriali e nazionali che si manifesteranno da settembre in poi durante l’a.s. 2021-2022. Grazie ad un lavoro di formazione durante le mattine dal mese di settembre a novembre, tutte le scuole della rete coinvolgeranno più studenti possibile verso l’uso dei robot Lego nella Robotica educativa. Successivamente a questa fase verranno scelte delle squadre che si prepareranno per le gare regionali e nazionali della Robocup Junior Academy. Il progetto comprende le spese per materiale, ore di formazione e di tutor per le gare, partecipazione a gare e viaggi per le gare.

“Come Istituto abbiamo creduto nella formazione e nello sviluppo delle capacità dei nostri studenti nell’ambito della robotica – commenta il Dirigente scolastico Lorenzo Pierazzi – Dopo aver ospitato le gare nazionali “Robocup Junior Academy 2019” ed aver affrontato la successiva edizione della competizione durante l’emergenza sanitaria, è con un ritrovato ottimismo che questa mattina siamo qui a consegnare i robot Lego Mindsotrm agli istituti comprensivi della nostra città. Il ritorno alla didattica in presenza, se pur con grande impiego di energie da parte di tutto lo staff scolastico per ottemperare alle direttive anti-contagio in corso, è una grande spinta per i nostri studenti e per i ragazzi delle scuole secondarie di primo grado che finalmente potranno formarsi a pieno in questo particolare ambito didattico.”

 

“La collaborazione tra Istituti del primo ciclo, il Comprensivo Marconi e il Comprensivo Masaccio, e l’Istituto di Istruzione Superiore Valdarno è senza dubbio un elemento distintivo e caratterizzante il Progetto. – commenta il Dirigente scolastico Francesco Dallai – Il ruolo di tutoraggio svolto dagli studenti più grandi, in una logica di peer to peer, nei confronti dei ragazzi delle medie, soprattutto in occasione delle “sfide” di robotica, che si sono svolte negli anni scorsi e che si auspica riprenderanno quest’anno in presenza, rappresenta un forte stimolo per implementare le azioni finalizzate al potenziamento delle competenze digitali, a partire da un’età precoce. Il Progetto è promosso e sostenuto dalla sinergia dei docenti referenti di ogni Istituto che si dedicano con passione a far sì che la robotica educativa faccia parte dei percorsi formativi di tutte le classi e quindi di tutti i nostri ragazzi.”

“L’aggettivo digitale e’ forse una delle parole più utilizzate, oggi, tra i giovani e i giovanissimi. Da tempo si assiste ad una vera e propria rivoluzione digitale che inizialmente aveva riguardato solo alcuni settori dell’istruzione, prevalentemente quella universitaria e quella secondaria di II grado. – commenta la Dirigente scolastica Emilia Minichini – Pian piano però le nuove indicazioni ministeriali hanno approfondito e valutato come necessaria la formazione nelle materie STEM e l’inserimento della robotica educativa anche nelle programmazioni didattiche degli istituti comprensivi. Apprendere, utilizzando il pensiero computazionale e la robotica stimola, in modo significativo, l’interesse, la curiosità e l’ingegno degli studenti. Le attività presenti nel progetto, che ben integrano e affiancano la didattica tradizionale, risultando innovative, motivanti e coinvolgenti, diventano anche un prezioso strumento di inclusione.”

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