La pandemia non ha fermato l’attività del Calcit Valdarno ed anzi ha incrementato le azioni svolte nell’interesse di chi ha avuto bisogno. Così come non ha fermato la solidarietà dei cittadini del Valdarno che, come sempre, hanno continuato a contribuire alla raccolta di aiuti per i malati di tumori e per coloro che lottavano contro l’emergenza sanitaria da Covid-19. L’Associazione di volontariato, nata a San Giovanni il 3 maggio 1991, ha compiuto 30 anni e l’11 Marzo 2020, ha deliberato all’unanimità una raccolta fondi in favore della lotta al Covid, rifornendo l’ospedale del nostro territorio di dispositivi di protezione individuale e di nuove tecnologie, per rendere ancora migliore la cura dei malati più fragili: sono stati raccolti circa 90.000 euro, testimonianza della generosità del Valdarno.
Simona Dei, direttore sanitario Asl Toscana sud est: “Il Calcit è un’energia bellissima, è un alleato fondamentale nella zona del Valdarno. Da soli non è possibile risolvere le cose, da soli non sarebbe stato possibile affrontare il Covid, aiutare le persone a casa, accoglierle, far capire loro che comunque, anche se avevano una malattia sconosciuta, potevano essere assistiti dal punto di vista sanitario e domiciliare. Il Calcit è riuscito non solo a prestare attenzione a questo nuovo momento ma anche a continuare a svolgere il suo compito nell’ambito dell’oncologia e dell’assistenza domiciliare”.
Nonostante L’emergenza sanitaria e l’impegno per fronteggiarla il Calcit Valdarno non ha, però, mai perso di vista il motivo fondante che sta alla base del Comitato ovverosia il sostegno ai malati di tumore. Dal gennaio 2020 ad oggi sono stati raccolti 165mila euro per il progetto Scudo, 90.280 mila euro per la radioterapia, 58.560 mila euro per la radiologia domiciliare, 24.150mila euro per la cardiologia-oncologia.
Sergio Chienni, sindaco di Terranuova: “Tributiamo al Calcit un ringraziamento duplice: per l’attività che svolge ormai da diversi anni con un contributo sostanziale e sostanzioso alla sanità territoriale ed al presidio della Gruccia e poi per l’impegno che ha profuso nella raccolta dei fondi che sono serviti per contrastare la diffusione del Covid, per le attrezzature necessarie e per i presidi di sicurezza. C’è stata una grande testimonianza di solidarietà di tutto il Valdarno quando è esplosa la pandemia: il Calcit si è reso disponibile a fare da collettore per la raccolta di donazioni in collaborazione con le amministrazioni comunali ed i risultati come sempre sono stati rilevanti. Credo che il Valdarno abbia sempre fatto la sua parte in termini di generosità ed è giusto che i servizi essenziali che devono essere garantiti dall’azienda sanitaria e da tutti gli altri soggetti debbano funzionare in maniera adeguata per essere pari alla generosità dei nostri abitanti”.
Piero Secciani, presidente Calcit Valdarno: “La pandemia ha creato notevoli difficoltà ma non ha fermato il Calcit Valdarno che è andato avanti con le sue ordinarie attività e che è sceso in campo in un momento così particolare andando a combattere il virus con una raccolta per acquistare strumenti e dispositivi necessari. E’ stata una scelta importante per noi: le nostre finalità sono infatti tutte legate ai malati oncologici. Abbiamo trovate tutte le istituzioni ben disposte. Vorrei ringraziare tutti i cittadini e le aziende per questo ulteriore sostegno alle nostre iniziative. Nonostante il virus abbiamo anche continuato le normali iniziative per il centro oncologico, la radioterapia, il progetto Scudo. E’ un lavoro che da 30 anni portiamo avanti. I nostri ringraziamenti vanno ai cittadini del Valdarno che ci sostengono da anni e che dimostrano sempre una grande generosità”.