Ieri, sabato 28 agosto, si è conclusa la prima edizione del Domino Festival, la due giorni di musica, arti e cultura, che ha visto coinvolti l’associazione culturale Acustica insieme con l’amministrazione di Figline Incisa, allo Stadio Goffredo Del Buffa. Dopo il maltempo della mattina, il sole riesce ad asciugare il prato e alle 17 si sono riaperte le porte.
La giornata ha avuto la stessa struttura della precedente. Nel momento in cui si sono aperti i cancelli; i primi prenotati hanno partecipato a due diversi laboratori: i più piccoli hanno lavorato l’argilla con Archeo Farm, che propone appunto attività educative per bambini basate sull’archeologia sperimentale, mentre si svolgeva un altro laboratorio (EcoLab) che consisteva nella produzione autonoma di deodoranti, saponi e un sostituto della pellicola alimentare. Intanto sono state aperte le aree market e food.
Mentre inizia la fila per l’inizio dei concerti, è la volta di Barbara Nappini, la nuova presidente di Slow Food, nonchè prima donna nella storia, presidente dell’associazione. Il suo intervento al Domino Festival risulta perfettamente in linea con alcuni dei temi toccati nella due giorni da ospiti e non: temi che trattano l’ecologia, i cambiamente, la consapevolezza ad ampio raggio. Nappini spiega a proposito di Slow Food “Non siamo buongustai, non vogliamo essere ridotti a questo epiteto. La questioni dei prezzi sul cibo è molto semplice: quando un prezzo diminuisce, sicuramente c’è un tipo di sfruttamento o di rimessa da qualche parte. Si perde in qualità, ma soprattutto in salute”. Nel suo intervento Nappini ha cercato di esemplificare tutta una serie di nozioni con l’intento di far capire quanto cambiamenti, climatici, cambiamente alimentari, salute e ambiente siano strattamente connessi. Continua Nappini “La filosofia di Slow Food “Buono, Pulito e Giusto” è emblematica da questo di vista”, l’invito della presidente, è dunque quello di assumere maggior consapevolezza per quanto riguarda la nutrizione ma anche i processi retrostanti a questa.
Subito dopo l’incontro culturale, alle 20.40 iniziano i concerti. Zuri, giovane valdarnese che scrive e si esibisce attraverso la musica rap, è il primo ad esibirsi:”Faccio rap perchè mi fa sentire vivo” e nel momento in cui è salito sul palco, ne ha dato prova. Sia per lui che per i ragazzi del collettivo BlkRoc, Lango e Klaudio, questa occasione è emozionante. Non perdono occasinoe per esprimere la loro contentezza di fronte alla possibilità di poter tornare a fare musica e divertimento dal vivo. Lango e Klaudio specificano di non voler per forza etichettare la loro musica con un genere precisissimo. Certo è che, la sfera di generi abbracciata da questi ragazzi si aggira (in maniera semplicistica) intorno al rap.
A questo punto della serata, un piccolo intervallo di genere con CmqMartina, concorrente di XFactor 2020. La sua musica assume un atteggiamento diverso: basi elettroniche accostate a una voce cantautorale. Anche lei è stata accolta da un pubblico giovanissimo. Si torna alla scena Rap, prima con Tredici Pietro, poi con Bresh. La line up dell’evento è stata una scala di calore. Artista dopo artista il pubblico si è dimostrato sempre più caloroso e partecipativo, dimostrando la buona riuscita delle scelte artistiche del festival, che compre primo obiettivo aveva quello di essere un festival dei giovani per i giovani.