Luca Canonici, candidato sindaco di Montevarchi per la coalizione formata da movimenti civici e forze politiche del Centrosinistra, è tornato a parlare del suo programma per la città, focalizzando l’attenzione su uno dei punti chiave, i servizi alle famiglie. “Come ho già avuto modo di dire in più occasioni – spiega – la Montevarchi che immaginiamo sarà un citta verde e una comunità inclusiva. Sulla transizione ecologica e green per la città abbiamo, e avremo ancora, tanto modo di parlare. Quando faccio riferimento a una comunità inclusiva invece penso a un posto nel quale giovani e anziani amano vivere e nel quale le famiglie non si sentono abbandonate a loro stesse”.
“Nel concreto – prosegue Canonici – per fare tutto ciò occorrono scuole efficienti e curate, un salto di qualità nell’offerta formativa, spazi di aggregazione e opportunità. Così come per gli anziani servono servizi efficaci e assistenza puntuale. Nei prossimi mesi ed anni sarà necessario ripensare profondamente l’organizzazione sanitaria, la battaglia per mantenere alto lo standard dell’Ospedale della Gruccia è importantissima, ma non è secondaria una sanità territoriale più organizzata, più efficiente e con maggiori disponibilità di risorse umane ed economiche”.
Una nota sulla valorizzazione delle realtà che già operano nel territorio: “Ritengo fondamentale – aggiunge il candidato del Centrosinistra – valorizzare le tante realtà associative e di volontariato presenti a Montevarchi. Una ricchezza che dev’essere coordinata dal Comune, sostenuta, coinvolta e lasciata libera di svolgere il suo prezioso compito. Vedo sanità territoriale, sociale e associazioni che lavorano insieme per dare serenità a tutti, specialmente alle famiglie che vivono situazioni di disagio. Nel nostro programma abbiamo previsto – continua Canonici – un lavoro che riguardi le strutture, con la realizzazione di nuovi asili e scuole per l’infanzia, anche a gestione pubblico-privata, localizzate principalmente nelle zone commerciali e produttive a Nord e a Sud della città perché deve cambiare la visione attuale della città: sono i servizi che devono essere vicini ai cittadini, non viceversa”.
“Per quanto riguarda la terza età – conclude il candidato sindaco – trova ampio spazio un progetto di ridefinizione dei servizi, per esempio con un piano ad hoc teso a migliorare il supporto domiciliare alle famiglie, specialmente quelle con disabili a carico, per offrire loro risposte certe ed economicamente sostenibili. A questo proposito sarà fondamentale anche riprendere e attivare in modo efficace e fattivo il progetto ‘Dopo di Noi”’, la miglior soluzione per dare una risposta affidabile e sicura a quei nuclei familiari che temono per il futuro dei loro figli non in grado di essere autosufficienti. Infine il nodo RSA e ASP che, già adesso, non sono più in grado di accogliere nuovi degenti e prevedono liste di attesa non più tollerabili. Occorre una revisione delle dinamiche di gestione, in modo che i ruoli dirigenziali ad esempio siano affidati a figure dalla comprovata esperienza medica e in grado di dialogare con i medici di famiglia. Ma, soprattutto, serve un’azione forte per aumentare i posti disponibili in modo rapido ed efficace, per esempio prevedendo uno sviluppo della RSA stessa, anche riconvertendo uno degli edifici comunali attualmente adibiti ad altro uso o con il coinvolgimento di ulteriori strutture che possano aumentare l’offerta di posti letto con l’applicazione di rette calmierate e accessibili a tutti”.