Si è concluso con un bilancio più che positivo, nonostante le difficoltà della pandemia, il progetto “Gioco scaccia gioco. Allenare la mente per sconfiggere il gioco d’azzardo”, prima esperienza di prevenzione della ludopatia all’interno delle scuole del Valdarno. Promosso dall’associazione Conkarma con Livorno Scacchi A.S.D. e Libera Valdarno, sostenuto da ANCI Toscana e Regione Toscana, con il patrocinio della Conferenza Zonale dell’Istruzione e dell’Educazione del Valdarno aretino, il progetto è stato realizzato nell’ambito del Piano regionale di attività per il contrasto al Gioco d’Azzardo approvato nel 2018, che prevedeva azioni di formazione e di prevenzione anche attraverso attività di gioco socializzanti.
Il progetto aveva preso il via nel 2019: all’inizio dell’anno scolastico 19/20, infatti, Conkarma ha iniziato a portare il gioco degli scacchi in tutte le scuole del Valdarno aretino, coinvolgendo 8 comuni, 8 educatori, 10 Istituti Comprensivi, 80 insegnanti, più di 60 classi di quinta elementare e prima media, quasi 1500 bambini e ragazzi, oltre 600 ore didattiche e di gioco libero.
Purtroppo a seguito della pandemia, il progetto si è fermato nel corso del 2020, quando quasi tutte le classi erano state coinvolte e si stavano organizzando i preparativi per le svolgimento delle fasi finali. Superando le difficoltà della pandemia, le attività sono state concluse in orario extrascolastico e online; poi, nel corso del 2021 sono riprese le lezioni per le classi e sono stati organizzati incontri di preparazione agli eventi agonistici finali per i rappresentanti delle scuole. Alla fase finale, che però si è potuta organizzare solo online, hanno partecipato 26 ragazzi in rappresentanza dei vari istituti scolastici, che rappresentavano ciascuno le migliori classi dei singoli istituti coinvolti.
Il torneo online valdarnese è stato vinto da Damiano Peebes, rappresentante della classe 2E dell’I.C. Masaccio di San Giovanni Valdarno; al secondo posto si è classificato Emiliano Canestraro della classe 2A dell’I.C. Alighieri di Cavriglia, mentre al terzo posto si è classificato Matteo Simoni della 2B dell’I.C. Manzoni di Bucine. A conclusione dell’esperienza, che è molto piaciuta ai ragazzi e agli insegnanti coinvolti, ai genitori, agli educatori e agli insegnanti e a tutte le persone che si occupano di infanzia e adolescenza, è stato dedicato un incontro sul gioco come strumento educativo e sugli scacchi quale pratica per lo sviluppo delle competenze di vita, capacità utili per gestire domande, situazioni, problemi che i più giovani possono incontrare nella vita quotidiana, compreso il gioco d’azzardo patologico.
Infine, per presentare i risultato del progetto, il 29 giugno scorso si è tenuto l’evento “Gioco scaccia gioco! Ti racconto come”, con le testimonianze di chi il progetto l’ha promosso e realizzato, di studenti, genitori e insegnanti che l’hanno vissuto, e con la partecipazione di esponenti locali e regionali della lotta all’azzardo, che richiede sempre più sensibilità. Un punto d’inizio per portare avanti il progetto anche nei prossimi anni, coinvolgendo altre scuole, ampliando la partecipazione anche agli istituti scolastici dei comuni del Valdarno Fiorentino, insieme ad altri soggetti che si impegnano nelle attività di promozione della legalità, della socialità, che agiscono nel campo dell’educazione e della didattica. Per poi arrivare, pandemia permettendo, a una fase finale in presenza in Valdarno e infine confrontarsi con gli amici di Livorno in una piazza del centro di Firenze.
Libera Valdarno, l’associazione Conkarma e la società dilettantistica di Scacchi di Livorno sono già al lavoro per presentare un nuovo progetto per la prevenzione dalla ludopatia e per cercare di combattere così, partendo dalle nuove generazioni, il diffondersi del gioco d’azzardo, ma soprattutto cercando di stimolare in ogni ragazzo e famiglia coinvolta, in vero valore del gioco che sta nel confronto con gli altri, nella conoscenza e nel miglioramento delle proprie doti, nel rispetto dell’altro, nell’imparare a ragionare e scegliere con la propria testa.