23, Novembre, 2024

Tari, con il nuovo metodo Arera arrivano i rincari. L’Amministrazione: “Agevolazioni per le attività più colpite dalla crisi”

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L’applicazione delle nuove tariffe e del nuovo Pef del servizio dei rifiuti porterà, a Montevarchi, rincari per le utenze non domestiche che si attestano tra il 25% e il 29% in media. Lo hanno annunciato, in una conferenza stampa, il sindaco Chiassai Martini e l’assessore al bilancio Bucciarelli, che hanno spiegato come il nuovo metodo Arera, su cui il comune di Montevarchi ha espresso voto contrario in sede di Ato, è di fatto “un’imposizione dall’alto di tariffe che non tengono alcun conto della specificità territoriale, e che comportano un aumento importante del costo del servizio”.

“Si tratta di una modifica introdotta dal Governo Gentiloni nel 2017 – ha spiegato Chiassai – e che paradossalmente entra in vigore proprio ora, dopo un anno e mezzo di crisi legata all’emergenza pandemica. Da quest’anno Arera deciderà i Pef senza che i comuni abbiano alcuna voce in capitolo. In sostanza, i comuni diventano soltanto dei riscossori della tassa, imposta dal Governo e da Arera, che decide quanto far pagare a tutti in maniera indistinta, senza tener conto delle scelte specifiche del territorio. Tariffe imposte a livello di Ato: e mi stupisce che la maggioranza di comuni in Area Vasta abbia votato a favore (tra questi, quelli sedi di impianti) mentre invece, fino a pochi giorni prima, moltissimi si erano detti contrari a questo nuovo metodo Arera”.

“Noi ci siamo opposti e continueremo a farlo: tra l’altro – ha annunciato il sindaco – una decina di comuni che definirei coraggiosi, in provincia di Arezzo, sta preparando ricorso al Tar contro questo metodo”. Tra questi, oltre a Montevarchi, ci sono anche Bucine e Laterina Pergine. Nel frattempo, Palazzo Varchi ha deciso di introdurre sgravi per far fronte a questi rincari che, ha specificato l’assessore Bucciarelli, colpiranno le utenze non domestiche (quelle domestiche, invece, per la maggior parte rimarranno stabili).

“Questa amministrazione ha preso una decisione politica, quella di sostenere le attività più colpite dalle chiusure per il covid investendo i fondi arrivati dal Governo per abbassare il costo della Tari”, ha spiegato Chiassai Martini, che poi è tornata ad affrontare anche il tema ‘caldo’ del momento, quello del servizio e dei cassonetti intelligenti: “Fermo restando che abbiamo fatto una contestazione a Sei Toscana perché risolva alcune problematiche, c’è però da dire che la scelta dei cassonetti cosiddetti ‘intelligenti’ era l’unica sostenibile, a fronte di un porta a porta con costi esorbitanti, per cercare di alzare la differenziata a Montevarchi: siamo passati in cinque anni dal 38% al 58%, certo che c’è ancora da lavorare, ma è comunque un risultato. E per quanto riguarda gli abbandoni di questi giorni, torno a ripetere che serve anche un cambio di mentalità e più civiltà dei cittadini: il sacchetto dell’indifferenziato, una volta differenziati gli altri rifiuti, deve essere piccolo, in modo da non bloccare la bocca dei cassonetti e consentire a tutti di gettarli in maniera corretta”.

A fare il punto sulle cifre è stata l’assessore Cristina Bucciarelli: “Con il nuovo metodo Arera noi ci troviamo un costo del servizio salito a 4 milioni e 862mila euro. Su questa cifra calcoliamo delle detrazioni, grazie al recupero della morosità e ai fondi covid, che portano la cifra a poco meno di 4 milioni e 600mila euro”. Le utenze non domestiche, che vedranno dunque i rincari, potranno però beneficiare degli sgravi decisi da Palazzo Varchi, che vanno dal 15% al 50%. “La categoria di musei, biblioteche, scuole, associazioni e luoghi di culto otterranno il 30% di riduzione; gli impianti sportivi del 20%; alberghi e attività ricettive del 50%”, ha spiegato l’assessore Bucciarelli.

E ancora: “Riduzione del 50% per la Casa di riposo; uffici e agenzie avranno una riduzione del 15% così come gli studi professionali, escluse le banche; le categorie commerciali avranno una riduzione unica del 30%. Infine, attività artigianali come parrucchieri, estetisti e tatuatori vedranno la Tari ridotta del 50%, gli artigiani come fabbri, falegnami, idraulici del 20%; infine, tutta la ristorazione avrà una riduzione del 50%”. Tutti questi sconti saranno automatici, e non ci sarà bisogno di fare richiesta. “Infine – ha concluso Bucciarelli – abbiamo deciso di far slittare le rate: dunque la prima rata Tari scadrà il 31 ottobre, la seconda il 30 novembre e l’ultima il 31 dicembre, con la bollettazione che partirà nel mese di settembre”.

Glenda Venturini
Glenda Venturini
Capo redattore

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