26, Luglio, 2024

Lavori alle gallerie dell’A1 e chiusura del casello a Impruneta, code e incolonnamenti fino in Valdarno

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Il primo lunedì con i cantieri aperti sul tratto di A1 compreso tra Firenze Sud e Scandicci, e con il casello chiuso a Firenze Impruneta, ha messo in luce le grosse difficoltà che questi lavori, insieme a quelli per la terza corsia fra Incisa Reggello e Firenze Sud, comportano per il traffico. Già nel fine settimana il traffico si era fatto molto intenso, mentre questa mattina le code sono arrivate fino al casello di Valdarno.

I lavori, che sono ripartiti sabato pomeriggio dopo una riprogrammazione legata proprio alle analisi sui flussi di traffico e l’impatto sulla viabilità ordinaria, riguardano la manutenzione straordinaria delle gallerie Pozzolatico, Brancolano, Lastrone, Melarancio, situate nel tratto fiorentino della A1 in carreggiata esterna, in direzione Bologna. Per tutta la durata di questi lavori, e fino al 31 agosto sarà chiusa la stazione di Firenze Impruneta in uscita da Roma e in ingresso, esclusivamente in direzione Bologna; mentre sarà regolarmente aperta in uscita da Bologna e in ingresso per Roma. Solo nei fine settimana il casello di Impruneta sarà regolarmente riaperto in tutte le direzioni. Già attiva l’esenzione dal pagamento del pedaggio nelle tratte oggetto dei lavori.

Ma i cantieri, dicevamo, hanno portato con sé numerosi disagi. E la consigliera regionale della Lega Elisa Tozzi commenta: “La chiusura estiva del casello Firenze Impruneta ci ricorda ancora una volta quanto siano inadeguati a concertare e incapaci a pianificare gli amministratori locali della cintura fiorentina e il sindaco della città metropolitana. Perchè se è vero che quei lavori sono improcrastinabili, è altrettanto innegabile come gli enti locali si siano seduti tardi e male al tavolo con Autostrade S.p.A. Emerge con forza una doppia questione – aggiunge Tozzi -: da un lato i territori del Fiorentino, già gravati da pesanti lavori per la terza corsia tra Firenze Sud e Incisa, continuano a subire decisioni strategiche senza il benché minimo coinvolgimento. Dall’altro, a scontare l’annosa mancanza di infrastrutture parallele, di una seria viabilità alternativa, di tangenziali, circonvallazioni e opere compensative adeguate sono come sempre i cittadini”.

Glenda Venturini
Glenda Venturini
Capo redattore

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