20, Aprile, 2024

Vasta operazione antidroga dei carabinieri. I clienti, imprenditori e liberi professionisti, ‘riforniti’ a casa

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L’attività investigativa è andata avanti da febbraio a luglio di quest’anno. Quella del gruppo era incentrata sulla vendita di cocaina e marijuana

Cinque persone già arrestate in flagranza di reato e altre sei colpite da misure cautelari emesse dal Giudice per le indagini preliminari della Procura della Repubblica di Arezzo: sono i risultati di una vasta operazione antidroga condotta sull'intero territorio provinciale. I carabinieri del reparto operativo del comando provinciale di Arezzo, coadiuvati dai colleghi della compagnia di San Giovanni e di Bibbiena e dalle unità cinofile di Firenze Castello, hanno eseguito nella mattina i provvedimenti a Montevarchi, Talla e Arezzo. Tutti sono ritenuti responsabili di concorso nello spaccio di sostanze stupefacenti.

L'operazione di questa mattina costituisce l'epilogo di un lavoro investigativo, iniziato nel mese di febbraio e conclusosi a luglio, che ha permesso di ricostruire l'attività di una banda di albanesi e italiani che in provincia di Arezzo aveva organizzato un fiorente giro per lo spaccio di cocaina e marijuana.

L'organizzatore dello spaccio era un sorvegliato speciale con obbligo di soggiorno: aveva creato una rete di albanesi che attraverso utenze telefoniche intestate a persone inesistenti ricevevano gli ordinativi delle sostanze da smerciare, usando termini criptici per conversare. Ognuno di loro aveva la 'gestione' di una zona dell'intera provincia.

I clienti, imprenditori, liberi professionisti e commercianti della provincia, chiedevano cocaina di prima qualità, erano disposti a pagare anche 60 euro per una dose e venivano riforniti direttamente  casa.

Le indagini dei carabinieri hanno documentato circa 500 cessioni di cocaina. Sono stati sequestrati 350 grammi di cocaina, 500 di marijuana, e materiale per il taglio e il confezionamento delle dosi.

Delle sei persone arrestate stamani, 4 sono state portate nella casa circondariale di Arezzo e 2 sono stati sottoposti all'obbligo di dimora.

 

 

 

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