Non solo in clinica ma anche sul territorio
In seguito a danni cerebrali, un paziente può aver bisogno di cure di riabilitazione neuropsicologica e del trattamento dei disturbi cognitivi. La neuropsicologia può riguardare disturbi del linguaggio, deficit di attenzione, aprassia, problemi di memoria, di comportamento, disturbi delle funzioni esecutive e anosognosia, qualora il paziente non abbia coscienza dei propri deficit neuropsicologici.
“L’esperienza che la CRT ha maturato nel trattamento di questi pazienti – spiega Elena Aldinucci dell’area riabilitativa della Clinica – ci permette di proporre anche sul territorio trattamenti che finora erano effettuati quasi esclusivamente su pazienti in ricovero ospedaliero. Penso, in particolare, trattamento con TMS, cioè con la stimolazione magnetica transcranica che prevede l’applicazione di una bobina chiamata coil sulla testa del paziente. In un’area corticale specifica, l’emissione di un campo magnetico determina quindi l’attivazione della corteccia cerebrale che si trova sottostante il coil e l’attivazione e la modulazione dei neuroni ad essa collegata”.
È un tipo di trattamento e di stimolazione assolutamente non invasivo e non doloroso che il paziente tollera piuttosto bene. “Il macchinario funziona attraverso un principio di induzione elettromagnetica – spiega ancora Aldinucci. Corrente elettrica che passa attraverso questa bobina e che crea un campo magnetico. Questo campo magnetico va a modulare l’attività cerebrale dei neuroni ovvero cellule del nostro cervello”.
Questa tecnica può agire in modo eccitatorio, andando a stimolare le aree dell’emisfero sano, cercando di far recuperare forza, intensità e funzione, oppure può andare ad inibire l’emisfero sano, cercando quindi di limitare questo comportamento di cattiva adattazione post ictus riequilibrando le forze dei due emisferi, cercando appunto di ottenere un nuovo equilibrio.
Gli ambiti di applicazione sono per la depressione farmacoresistente, per il disturbo ossessivo compulsivo, ma anche di tipo neurologico, e psichiatrico a livello neurologico. Come l’Alzheimer, la sclerosi multipla, il Parkinson. E poi sicuramente su eventi neurologici vi è un livello di raccomandazione sul danno motorio post ictus, quindi sul recupero dell’arto o di una lesione cerebrale.
E’ il medico neurologo o psichiatra che definisce quali sono i pazienti che possono effettuare questo tipo di trattamento. Una singola seduta può variare dai 20 minuti ai 50 minuti, anche questo sulla base della patologia e del protocollo. Chi fosse interessato a questo tipo di servizio può rivolgersi alla segreteria presso l’accettazione sia di Terranova Bracciolini che nella sede centrale dell’ospedale della Gruccia, e può richiedere informazioni.