I lavori per il ponte Catolfi, nel comune di Laterina Pergine, dopo ritardi e problematiche varie, sono terminati. Adesso mancano soltanto le rifiniture: il passaggio dei sottoservizi, l’sfaltatura e l’installazione dei guardrail. L’ultimo importante atto è stato il collaudo effettuato nella mattina: 400 tonnellate di peso sono state caricate sul ponte attraverso l’ingresso nella carreggiata di svariati bilici che sono stati posizionati dal Direttore dei Lavori e dal Collaudatore secondo diversi “scenari” di carico in modo da misurare le deformazioni dell’impalcato.
Il commento del sindaco Simona Neri: “A questo punto lasciatemi fare una considerazione aggiuntiva. Tutte le precedenti fasi di lavoro tribolate, i problemi, il “Ventosa”, le polemiche stupide, verranno dimenticate presto: il ponte invece resterà per decenni, forse secoli, alla nostra comunità. Potevamo non farlo, lasciare il ponte ad un unico senso di marcia come lo avevamo trovato e rimandare polemiche e ventose a chi sarebbe venuto dopo noi ma così facendo avremmo anche rimandato la messa sicurezza di un collegamento importante per i cittadini e non avremmo colto l’occasione irripetibile di farlo sfruttando il finanziamento regionale. Personalmente ho pensato che fosse non giusto ma doveroso farlo, anche se ci siamo scontrati con i disagi aggiuntivi portati dalla pandemia ed anche sapendo che poi ci sarebbe stato qualcuno piccolo piccolo che ci avrebbe fatto polemiche su polemiche. La morale? Capitan Ventosa e chi l’ha fatto venire nel nostro comune passa, il ponte grazie a chi ha lottato per averlo, resta. Ringrazio l’assessore Gragnoli ed i Consiglieri per la tenacia ma soprattutto la RUP del Comune e tutti i professionisti esterni che fin dall’inizio hanno affrontato questo cantiere con grande serietà cercando di risolvere di volta in volta i problemi che ci venivano creati, nonostante alcune persone piccole piccole abbiano sempre cercato di sminuirne e ridicolizzarne il lavoro. Bene, aspetteremo anche loro, nonostante tutto, all’inaugurazione. Ed anche il “Ventosa”, ovviamente, magari però per l’occasione si vesta in maniera seria e sopratutto senza la ventosa da cesso in testa. Perché quello che abbiamo fatto non è uno scherzo, ma è una cosa maledettamente seria”.