23, Novembre, 2024

Assemblea sui treni: i pendolari raccontano l’odissea quotidiana, tra rabbia e indignazione. I sindaci: “Chiederemo soluzioni. No al passaggio sulla Lenta”

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Tutti i problemi quotidiani e un grande senso di rabbia, frustrazione e indignazione: è quanto hanno testimoniato i tanti pendolari che hanno partecipato all’assemblea che si è tenuta ieri sera nella sala del Consiglio comunale di Figline. Un incontro fortemente voluto dai tre comuni del Valdarno fiorentino: presenti i sindaci Mugnai, Giunti e Certosi insieme alle assessore con delega ai trasporti Cencetti, Bartolini e Meli. Davanti a loro, oltre un’ottantina di pendolari, provenienti per la maggior parte dal territorio del Valdarno fiorentino ma non solo. L’incontro è servito proprio a raccogliere indicazioni su criticità, disservizi, disagi della linea aretina: le tre amministrazioni infatti hanno già incontrato il 12 dicembre scorso l’assessore regionale ai Trasporti, Stefano Baccelli, e i referenti di RFI e Trenitalia; un nuovo incontro ci sarà nei prossimi giorni, nel quale saranno discussi proprio questi temi.

“Abbiamo alle spalle un anno nero per il trasporto ferroviario locale – ha spiegato la sindaca di Figline e Incisa, Mugnai – con un grave impatto sulla vita dei nostri cittadini. Abbiamo già contestato diverse criticità, ai gestori: dalle modalità di calcolo dell’indice di affidabilità che fa scattare i bonus fino al grande problema della mancanza di comunicazioni chiare ai pendolari. Abbiamo bisogno di risposte subito, ma una cosa vorrei che fosse chiara: non accetteremo in alcun modo il trasferimento sulla Linea Lenta. Non siamo assolutamente d’accordo, comporterebbe un allungamento inaccettabile dei tempi di percorrenza”.

L’assessora Elena Cencetti ha illustrato nel dettaglio l’incontro del 12 dicembre scorso, spiegando punto per punto le criticità contestate davanti a Regione, Trenitalia e Rfi. “L’assemblea di stasera con i pendolari rappresenta l’inizio di un percorso per cercare di trovare soluzioni ai ritardi, i disagi, i problemi dei pendolari. Un miglioramento ci deve essere, ci aspettiamo che Trenitalia e Rfi ci propongano delle risposte a tutte queste criticità”.

L’assemblea è entrata nel vivo con i numerosi interventi dei pendolari, che hanno potuto dar voce ad un sentimento di indignazione e rabbia largamente diffuso, in particolare dopo gli ultimi due anni circa, nei quali i problemi sono cresciuti. “Il problema grosso, dopo i ritardi e le cancellazioni, è la comunicazione: la totale incertezza nella quale veniamo lasciati ogni giorno”. “Trenitalia tende a privilegiare il business dell’Alta Velocità, ma così non c’è servizio pubblico: bisogna che le Istituzioni si muovano per garantire un servizio che è un’esigenza sociale”. E ancora: “Serve una revisione del contratto di servizio, in particolare per bonus e penali: scattano così raramente che sono una cosa ridicola, in confronto ai nostri problemi”. “Al mattino, praticamente ormai ogni giorno, i ritardi partono già dalle ore 6, e si accumulano creando poi grossi disagi, con veri e propri ‘carri bestiame’ che portano dal Valdarno a Firenze”. “La Regione deve dirci da che parte sta, non può rispondere alle nostre segnalazioni semplicemente inoltrandoci le comunicazioni di Trenitalia, così è uno scaricabarile”. “Si parla tanto di abbattimento di emissioni, ma poi ci costringono ad usare la macchina perché il servizio di trasporto pubblico è inaffidabile”.

Per il Comitato Pendolari del Valdarno, ha preso la parola Maurizio Da Re. “Questo Comitato è nato nel 2009 – ha ricordato – e ha portato avanti numerose battaglie, anche con qualche risultato raggiunto. Ma se con l’assessore Ceccarelli avevamo riunioni semestrali, con l’arrivo dell’assessore regionale Baccelli questo è cambiato. In tre anni ci ha incontrato una sola volta, a febbraio 2023: portammo in quella sede una serie di richieste, alle quali non solo non ha mai fornito risposte, ma non ci ha nemmeno più incontrato. Tre sono le richieste principali: prima di tutto che si resti sulla Direttissima, unico modo per garantire collegamenti veloci fra il Valdarno e Firenze; servono poi nuovi treni veloci a 200km/h, dovevano arrivarne 6 entro il 2023 ma non si sono visti, eppure sono previsti dal Contratto di Servizio e la Regione dovrebbe pretenderli; infine, vanno rivisti i metodi di calcolo dei bonus, che scattano su un indice di affidabilità che ha pochissimo a che vedere con la puntualità, e vanno applicate le penali previste dal Contratto”. Sempre per il Comitato Pendolari, Fabrizio Mindoli ha chiesto ai tre comuni di invitare l’assessore regionale Baccelli ad una prossima assemblea con i pendolari. 

Tutte le indicazioni emerse dall’assemblea sono state raccolte dai sindaci e assessori e saranno sottoposte dunque al prossimo incontro con Regione, Trenitalia e Rfi. Dalla serata è emersa anche l’ipotesi di organizzare una manifestazione congiunta, in modo da rafforzare il messaggio nei confronti della Regione e dei gestori.

In chiusura, il sindaco di Reggello, Piero Giunti, ha detto: “Abbiamo bisogno di un riscontro forte da parte vostra perché solo così possiamo avere più forza nell’interlocuzione con la Regione e con Trenitalia e Rfi. Noi ci mettiamo la faccia, perché solo così le Istituzioni rappresentano davvero i propri cittadini”. E il sindaco di Rignano, Giacomo Certosi, ha aggiunto: “Penso che questa serata sia stata particolarmente utile. Il servizio pubblico è essenziale soprattutto per territori come i nostri, che gravitano incontro all’area fiorentina. La vostra indignazione per i problemi che avete testimoniato è condivisa, ce ne facciamo carico come sindaci per portare queste istanze a Regione e gestori”.

Glenda Venturini
Glenda Venturini
Capo redattore

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