17, Novembre, 2024

Scoperta archeologica: i lavori sul torrente Riofi portano alla luce resti preistorici

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Iniziato da poche settimane lo scavo archeologico diretto dalla Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio di Siena, Grosseto e Arezzo sotto la responsabilità scientifica di Ursula Wierer. La soddisfazione del sindaco Chienni

Resti di epoca preistorica sono stati scoperti nel corso dei lavori per la cassa d'espansione sul torrente Riofi a Terranuova, nell'area della Badiola. Da poche settimane è iniziato lo scavo archeologico, diretto dalla Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio di Siena, Grosseto e Arezzo, sotto la responsabilità scientifica di Ursula Wierer.

Gli scavi, effettuati dalla ditta ARA di Monteriggioni e coordinate da Prasildo Brilli, hanno porttao alla luce uno strato ricco di reperti che appare come una zona di smaltimento di rifiuti risalente a circa 2000 a.C. Si tratta di frammenti di recipienti ceramici, strumenti in selce e rari resti ossei di animali insieme a carboni, probabilmente relativi a un vicino insediamento o a una singola abitazione. "In particolare le decorazioni presenti sui vasi ricordano le produzioni in uso all’inizio dell’età del Bronzo".

"Questa evidenza archeologica, la prima nel suo genere documentata e scavata nel Valdarno Superiore, attesta che anche le aree a bassa quota, nonostante fossero interessate dalle dinamiche fluviali e da frequenti eventi alluvionali come il basso corso del Riofi, erano sfruttate dalle comunità preistoriche, presumibilmente a fini agricoli e di allevamento".

“Grazie allo scavo archeologico condotto dalla Soprintendenza – ha detto il Sindaco di Terranuova, Sergio Chienni – siamo venuti a conoscenza per la prima volta di questo insediamento preistorico nel Valdarno. Il materiale riportato alla luce rappresenta una preziosa documentazione anche per l’attività dell’Accademia Valdarnese del Poggio, nell’ambito delle ricerche di contestualizzazione storica, geologica e paleontologica. L’auspicio è che tale scoperta possa aprire la strada ad approfonditi studi archeologici capaci di imprimere un richiamo storico e culturale per l’intera area”.

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