Primi minuti in nerazzurro per l’attaccante valdarnese che ieri è entrato al 15′ della ripresa nella sfida tra la Fiorentina e i bergamaschi. È la sua prima gara tra i professionisti dopo otto mesi di stop per la rottura del crociato. Ora è pronto per l’esordio in Serie A
Il destino ha voluto che il suo esordio fosse il più possibile vicino a casa, al suo Valdarno, alla sua Traiana, la piccola frazione terranuovese nella quale Lorenzo Rosseti ha tirato i primi calci ad un pallone. Ieri sera allo stadio Franchi di Firenze il giovane attaccante ha giocato la sua prima partita con la maglia dell'Atalanta. I 30 minuti giocati ieri nella ripresa del quarto di finale di Coppa Italia segnano il suo definitivo ingresso nel calcio che conta, il ritorno in campo dopo otto mesi di stop per infortunio, la premessa per rivedere un valdarnese in Serie A.
L'attaccante, 20 anni, nell'estate scorsa era stato acquistato a parametro zero dalla Juventus dopo il fallimento del Siena, il club che l'aveva cresciuto nel suo vivaio e che Rosseti aveva ripagato anno scorso con una stagione da sette reti in Serie B all'esordio tra i professionisti. Tutto perfetto, fino all'infortunio nella gara contro il Pescara che rovinò il finale di stagione: rottura del crociato anteriore del ginocchio destro, uno stop lungo tutta l'estate e poi la lenta riabilitazione.
Ieri Rosseti è tornato in campo, per la prima volta con la sua nuova maglia numero 27. La partita era ormai chiusa, con la Fiorentina già avanti per 3-1. Si è mosso bene, ha toccato qualche pallone, ha mostrato il giusto atteggiamento. Di più non poteva fare.
Nessuno ancora sa se il suo futuro prossimo sarà all'Atalanta o in qualche altro club: diverse squadre di Serie B gli hanno messo gli occhi addosso e la finestra di mercato è ancora aperta. Oggi conta solo che Rosseti sia tornato a giocare e che il Valdarno possa seguire di nuovo le gesta di uno dei suoi più grandi talenti.
