Giacomo Uncini, Tiziano Fontani, Leonardo Baldi e Giuseppe lo Presti hanno ottenuto premi e riconoscimenti importanti: hanno fra i 18 e i 24 anni, e sono fra le più promettenti giovani leve dell’Associazione Cuochi Valdarno
Quattro riconoscimenti per quattro giovanissimi cuochi con un futuro già promettente: il risultato del team dell'Associazione Cuochi Valdarno, presieduta dallo Chef Giancarlo Cliceri, che ha preso parte al Concorso Internazionale della Cucina di Carrara è stato oltre le aspettative. Giacomo, Tiziano, Leonardo e Giuseppe, quattro cuochi fra i 18 e 24 anni, sono tornati a casa con premi importanti.
Giacomo Uncini si è aggiudicato il diploma d'onore: nonostante sia ancora giovanissimo, vanta già esperienze lavorative di tutto rispetto tra cui quella con Alain Ducasse, stella della cucina mondiale di Montecarlo. Il piatto presentato al Concorso, e che è stato apprezzato per la perfetta esecuzione, è stato una composizione che unisce il sapore della cecina racchiusa nella tarese del Valdarno, su purea di lenticchie nere, verdure sottovuoto, con chicche di ciligino in demi-glace.
Tiziano Fontani, montevarchino appena diciottenne, studente al 5^ anno dell'Istituto Vasari di Figline, si è aggiudicato il bronzo nella categoria under 23, realizzando un piatto a base di anatra con vellutata di zucca gialla aromatizzata all'arancia, vellutata di asparagi e quenelle al tartufo. Qualche giorno fa, Tiziano aveva gareggiato anche nel concorso per lo Stufato alla Sangionannese piazzandosi al secondo posto.
Leonardo Baldi ha conquistato il bronzo con una performance di cefalo marinato su purea di ceci e ventaglio di polenta al nero di seppia. Nel suo curriculum, già ricco di esperienze nonostante la giovane età, c'è anche quella di chef del ristorante "Papposileno" di Cavriglia.
Giuseppe lo Presti di Montevarchi, 24 anni, è stato premiato con l'oro. Giovane talentuoso e preparato, è chef preso l'agriturismo "Il Casale" di Grimoli. Al concorso ha presentato un filetto di rana pescatrice con pomodoro secco, fave e gambero rosso di Sicilia, su letto di risotto al nero di seppia e lime, salsa di pomodoro, fave e cavolo cappuccio in agrodolce, decorato con maionese al basilico.
