La viabilità che collega il Valdarno ad Arezzo sarà completamente chiusa al traffico dal 16 luglio, e fino alla fine di agosto. “Un’operazione necessaria, che va a salvaguardare un capolavoro artistico e ci mette al riparo da un’ipotetica chiusura”, ha spiegato il Presidente della Provincia di Arezzo, Vasai
Dal prossimo 16 luglio inizieranno i lavori di restauro e risanamento conservativo di Ponte Buriano, con la chiusura al traffico: lo stop alle auto sulla direttrice che collega il Valdarno ad Arezzo durerà, secondo le previsioni, circa un mese e mezzo. “Un’operazione necessaria, che va a salvaguardare un capolavoro artistico", ha spiegato il Presidente della Provincia di Arezzo, Roberto Vasai. "Se non intervenivamo subito, c’era il rischio di dover chiudere Ponte Buriano da un momento all’altro e non potevamo certo permetterci di perdere un’opera di un valore inestimabile. Limiteremo al massimo i disagi, e abbiamo piena considerazione di tutta l’utenza che transita su questa zona, e sarà costretta ad una viabilità alternativa".
Il ponte verrà chiuso nelle fasi di consolidamento, a partire dal 16 luglio: i tecnici della Provincia assieme al funzionario responsabile della Soprintendenza hanno già individuato gli interventi prioritari in modo da gestire gli interventi di ripristino con una tempistica più veloce. Se non si verificheranno particolari problematiche, il ponte che si trova sulla Strada Provinciale n° 1 “dei Setteponti” dal km 6+965 al km 7+150, sarà riaperto al traffico tra fine agosto ed i primi giorni di settembre.
Nei giorni scorsi si sono svolte le operazioni di graduale svaso della Diga della Penna per consentire l’allestimento del cantiere a Ponte Buriano. Nel cronoprogramma dei lavori, lunedì 2 luglio è previsto il raggiungimento della quota necessaria in alveo per allestire tutti i ponteggi, operazione che si concluderà a metà del mese di luglio.
“Lavoreremo riducendo i tempi di chiusura e abbiamo valutato tutte le soluzioni alternative, tra cui l’installazione di un ponte alternativo, ma era troppo costoso – ha spiegato Gabriele Corei, consigliere provinciale con delega alla viabilità – abbiamo chiesto alla ditta di raddoppiare le squadre di operai al lavoro, per intensificare i lavori, ed entro circa quarantacinque giorni crediamo di poterlo riaprirre, se le condizioni climatiche ce lo permetteranno, dato che si va a lavorare in un alveo di un fiume. Ce la metteremo tutta".