19, Novembre, 2024

Il Montevarchi si arrende al San Donato nella domenica di Vasco Farolfi

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Un murales di 15 metri e una targa per intitolare la Curva Sud alla memoria dell’indimenticato “presidentissimo” nel giorno del 20° anniversario della sua scomparsa. La proposta del sindaco: “Un museo del calcio rossoblù con tutti i trofei”. Poi si gioca e il San Donato rovina la festa: 1-0 per i chiantigiani

Nella domenica del 20° anniversario della scomparsa di Vasco Farolfi Montevarchi ricorda l’indimenticato presidente che rese grande la sua squadra intitolando ufficialmente a lui la Curva Sud dello stadio Brilli Peri sulla quale da oggi campeggiano un grande murales di 15 metri e una targa dell’amministrazione comunale con il suo nome . Poi si gioca, e l’Aquila si trova di fronte il San Donato nella versione che si attendeva dall’estate: troppo forte la squadra chiantigiana, la prima in stagione a vincere a Montevarchi. Finisce 1-0, decide la rete di De Simone.

Il 17 gennaio 1996 Vasco Farolfi moriva in una clinica di Montecarlo lasciando orfana una città che doveva a lui e a Lezio Losi i suoi successi sportivi. A vent’anni esatti da quel giorno l’ex patron rossoblù è stato ricordato con una cerimonia informale ma molto partecipata per presenze e per sentimenti da parte dei tifosi rossoblù.

Oltre a loro, presenti il sindaco Francesco Maria Grasso, l’assessore Pierluigi Fabiano e la figlia di Vasco, Grazia Farolfi che insieme hanno assistito alla presentazione del grande murales realizzato da alcuni writer montevarchini sulla parete esterna della Curva per iniziativa degli stessi ultras. Tinte rosse e blu, il logo dei tifosi che riporta lo stemma storico dell’Aquila Calcio e la scritta “Curva Sud V. Farolfi”. Una targa del Comune certifica inoltre che quella sarà la dicitura ufficiale con la quale anche l’ufficio toponomastica riconoscerà quel pezzo di città. Applausi, cori e commozione. E una proposta, lanciata dal sindaco: una stanza dei trofei rossoblù da realizzare in uno dei locali dello stadio, possibilmente quello che fino a pochi anni fa ospitava il bar. Un piccolo museo del calcio cittadino che per vedere la luce avrà bisogno della collaborazione dei tifosi. “I trofei – ha detto il sindaco – sono in larga parte di proprietà del Comune. Hanno bisogno di essere restaurati e catalogati, le risorse per farlo ci sono ma servirà l’aiuto di tutti i sostenitori rossoblù che potranno darci una mano”. La proposta è stata accolta con entusiasmo dai presenti.

La realizzazione del murales in un video time-lapse (video Curva Sud Montevarchi)

Il momento in cui è stato scoperto il murales

Poi il calcio giocato. Non era una partita semplice e il Montevarchi lo sapeva. Quel che forse non si aspettava era di incontrare il miglior San Donato della stagione, per la prima volta davvero simile alla corazzata che si annunciava nell’estate. Primo tempo senza reti ma giocato meglio da parte dei chiantigiani che colpiscono anche una traversa con Cubillos al 25’. L’ingresso di Samir Lacheheb al 6’ della ripresa porta un po’ di vivacità nell’attacco montevarchino, ma il grande assente, e non è una novità, è il tiro in porta. Così il San Donato dopo esserci andato vicino con Vanni su cross di Cubillos trova il gol del vantaggio con De Simone, colpo di testa vincente su calcio d’angolo al 32’. Gli ospiti sfiorano il raddoppio in altre due occasioni nel finale, prima con una rapida triangolazione tra Saccà e Cubillos, poi di nuovo con quest’ultimo che colpisce di nuovo il palo al 42’ deviando di testa un cross di Frosali.

L’Aquila torna a -7 dalla vetta con le battistrada che non rallentano. Può essere la domenica della presa di coscienza che la vittoria diretta del campionato è un obiettivo ormai fuori portata. Restano i playoff, traguardo per il quale il San Donato torna prepotentemente in corsa.

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