19, Novembre, 2024

Guado sul Cesto, l’assessore Cardi risponde in consiglio comunale: “Non siamo soddisfatti dei lavori, pietre troppo piccole”

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Dopo i primi cedimenti segnalati da Simone Lombardi, Caterina Cardi risponde in consiglio comunale ad un’interrogazione di Lorenzo Naimi: “Non siamo soddisfatti dei lavori, soprattutto alla luce degli ultimi eventi. Il guado era una soluzione provvisoria perché non abbiamo avuto l’autorizzazione per altre opere. Chiederemo alla ditta di ripristinare il guado, per il momento non abbiamo pagato”.

Pietre troppo piccole e non ancorate. Queste molto probabilmente le cause dei cedimenti al nuovo guado sul Cesto, lungo gli argini dell’Arno. Lo riferisce la vicesindaco Caterina Cardi.
 
Si tratta di un’opera realizzata un mesetto fa ma che ha già mostrato evidenti limiti. Ieri nel corso del consiglio comunale, la vicesindaco ha risposto ad un’interrogazione presentata da Lorenzo Naimi, del Movimento 5 Stelle. Prima ha effettuato una ricostruzione della storia travagliata dell’opera: “Negli anni passati la vecchia passerella è stata portata via dalla piena del Cesto. La ex Provincia e la polizia idraulica ci hanno negato la possibilità di costruire un manufatto simile. L’unica autorizzazione concessa è stata per un attraversamento a raso con l’installazione di massi ciclopici. Una soluzione che evidentemente non era del tutto soddisfacente perché il guado non può essere attraversato con l'innalzamento del livello dell’acqua. Tuttavia abbiamo ritenuto opportuno realizzare l’opera: meglio di niente e se non altro può garantire l’attraversamento nel periodo estivo”.
 
“Ovviamente, anche alla luce di quanto avvenuto, non siamo soddisfatti dei lavori. Nelle prossime ore il progettista dell’Unione dei Comuni, che si occupa della direzione dei lavori per conto del Consorzio di Bonifica, effettuerà un sopralluogo insieme ai tecnici comunali. Massi troppo piccoli e non ancorati sembrano le cause di questo cedimento a valle. E’ bastata ovviamente una piccola piena per far spostare le pietre” sottolinea Caterina Cardi.

La vicesindaco annuncia due azioni: “Verrà fatto un ordine di servizio alla ditta per la messa in ripristino del guado. Inoltre il tratto verrà temporaneamente chiuso perché le pietre non sono stabili”.

L’opera ha un costo di poche migliaia di euro: “Ma al momento non è stata valutata la regolare esecuzione dell’opera e non abbiamo effettuato il pagamento. Ovviamente non abbiamo intenzione di farlo con il guado in queste condizioni”.
 
Per soluzioni definitive invece ci sarà da aspettare: “Quel tratto farà parte della ciclopista sull’Arno per la quale riceveremo finanziamenti dalla Regione. La nuova passerella rientra però nelle opere compensative per la cassa di espansione di Restone. Il costo stimato è di 200-300mila euro”.

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