Con la gemella Paola, ha ricevuto lo scorso anno la cittadinanza onoraria del comune di Rignano. Nel 1944 i tedeschi uccisero la loro zia e le cugine, figlie di Robert Einstein, fratello di Albert. La storia della vita di Lorenza Mazzetti, protagonista del film “Perché sono un genio!”
Era il 3 agosto del 1944 quando la famiglia Einstein fu sterminata nelle colline rignanesi dai soldati nazisti: la moglie e le due figlie di Robert Einstein, cugino italiano del celebre premio Nobel, uccise nella loro villa del Focardo. Furono risparmiate tre cugine, due delle quali erano le sorelle gemelle Lorenza e Paola Mazzetti. Dal 2015 sono cittadine onorarie del comune di Rignano.
Per Lorenza, in particolare, quel giorno rappresenta un punto da cui fuggire, nel tentativo di rimuovere il ricordo terribile. Lascia l'Italia per Londra, dove diventa presto regista, gira il suo primo film "K", ispirato alle Metamorfosi di Kafka, e rivoluziona il cinema inglese degli anni Cinquanta fondando, con alcuni artisti che condividono le sue idee, il movimento del Free Cinema.
Non solo: Lorenza Mazzetti diventa anche scrittrice, racconta quella strage con gli occhi di una bambina nel suo libro "Il cielo cade", che in Italia vince il Premio Viareggio; scrive su 'Vie Nuove' insieme a Pier Paolo Pasolini, e poi ancora, a Roma fonda il Pupput Theatre, e dipinge, spesso ritraendo proprio il paesaggio toscano.
Una personalità eclettica profondamente influenzata da quell'eccidio, che vide consumarsi davanti ai suoi occhi di poco più di una bambina. Il film sulla sua vita, "Perché sono un genio!", presentato alla Mostra del Cinema nella sezione Venezia Classici alla Mostra, andrà in onda in prima visione su Sky Arte HD il 27 gennaio 2017, in occasione della Giornata della memoria.