Con un calendario ricco di eventi e attività, si è concluso “Ritmi Urbani: il battito della comunità, la forza del cambiamento”, il progetto promosso dal Comune di Reggello con il contributo della Regione Toscana, ottenuto nell’ambito del PR FSE+ 2021-2027 per la promozione della partecipazione attiva dei cittadini e dell’inclusione sociale come leve di rigenerazione urbana e di sicurezza integrata. Il bilancio del progetto è stato tracciato in una conferenza stampa finale alla presenza del sindaco, Piero Giunti; dell’assessora Adele Bartolini; di Alessia Argentieri per Lego Cooperativa, che ne ha curato la realizzazione.
Il progetto Ritmi Urbani si è dato l’obiettivo di rendere luoghi vivi, accoglienti e sicuri, alcuni giardini e parchi pubblici di Reggello: in particolare i Giardini di Piazza Aldo Moro, il Parco delle Lastre e il Centro Visite di Ponte a Enna. Le iniziative che sono state organizzate e realizzate in questi ambienti hanno avuto il senso di coinvolgere bambini, adolescenti, famiglie ma anche anziani, contrastando fenomeni di incuria e marginalità. Il progetto ha promosso un approccio integrato alla sicurezza urbana, basato sulla cura condivisa degli spazi pubblici e sulla partecipazione attiva dei cittadini, in linea con i principi del Libro bianco sulle politiche regionali di sicurezza urbana della Regione Toscana.
Sono state tre le azioni principali di questo progetto. La prima è “Lo Spazio delle Idee”: sei giornate di animazione e spettacolo nei parchi e nei giardini pubblici, con attività culturali, ludiche e ricreative con l’obiettivo di includere tutti i membri delle famiglie dai più piccoli agli adulti, favorendo momenti di socializzazione e scambio intergenerazionale. Ad ogni iniziativa è stato possibile coinvolgere sia grandi che bambini, anche all’interno degli spettacoli. Tra l’altro, sono state le associazioni culturali del territorio ad arricchire il programma: l’Associazione Musicale Giovanni da Cascia; il Teatro Excelsior e Compagnia dell’Orsa; il Gruppo della Pieve – Masaccio. Tutte le attività del progetto hanno avuto come obiettivo la sensibilizzazione su tematiche legate al riciclo, alla coesione sociale e al rispetto del verde.
La seconda azione è stata chiamata Centro/Comunità: il Centro Visite di Ponte a Enna è diventato punto di partenza per attività motorie, escursioni, laboratori ambientali e iniziative di socialità, rivolte a famiglie, bambini, genitori e nonni. Il Campo natura e cooperazione, organizzato qui, ha coinvolto oltre quaranta bambini e vendi adulti accompagnatori per due settimane.
La terza azione, pensata più specificamente per gli adolescenti, è stata Palco Aperto: un percorso laboratoriale dedicato a ragazzi fra 11 e 18 anni, che li ha visti protagonisti nell’organizzazione di eventi e performance musicali, valorizzando la creatività come strumento di partecipazione e inclusione, insieme a Ferramenta Dischi. Vi hanno partecipato tredici ragazzi, che hanno restituito poi quanto appreso in occasione di una giornata finale all’Excelsior.
Ha commentato il sindaco, Piero Giunti: “Ritmi Urbani è uno di quei progetti che fanno bene alla nostra comunità. Non solo ha reso vivi alcuni spazi a volte marginali del nostro territorio, ma è riuscito anche a mettere in rete una serie di attività, attraverso il coinvolgimento delle associazioni culturali di Reggello, e dimostrando come la cultura, la musica e la partecipazione possano essere strumenti efficaci per migliorare la qualità della vita e rafforzare il senso di appartenenza al territorio. Ho riscontrato personalmente l’enorme soddisfazione di alcuni giovani che hanno preso parte alle iniziative: e questo vuol dire che il progetto ha raggiunto il suo obiettivo”.
Ha aggiunto l’assessora Adele Bartolini: “Il senso del progetto Ritmi Urbani era non solo di riscoprire e valorizzare alcuni luoghi del nostro territorio, ma farlo coinvolgendo le associazioni del territorio, i giovani, le famiglie, tutte le generazioni. Tre percorsi diversi, ma tutti con grande partecipazione da parte dei cittadini, che ne hanno riconosciuto il grande valore. Il progetto, inoltre, ha dimostrato come la partecipazione, la creatività e la collaborazione possano trasformare i luoghi urbani in spazi di inclusione e di comunità, ponendo solide basi per un futuro di condivisione e corresponsabilità. Il nostro compito sarà cercare di replicarlo anche in futuro”.

