Il Museo delle Terre Nuove di San Giovanni Valdarno inaugura ufficialmente una mostra dedicata alle figure di Cosimo I de’ Medici e Giorgio Vasari, in collaborazione con il progetto “Arezzo. La città di Vasari”, sviluppato da Fondazione CR Firenze, Comune di Arezzo, la Fondazione Guido d’Arezzo e con il sostegno della Regione Toscana e della Galleria Borghese di Roma.
La cerimonia di taglio del nastro, tenutasi il 9 novembre, ha aperto le porte a un’esposizione a cura di Alessandra Baroni e Valentina Zucchi, dove è possibile ammirare una meravigliosa Natività del Vasari e un altrettanto stupendo ritratto di Cosimo I realizzato da Alessandro Allori.
“Siamo molto felici per questa nuova mostra allestita in Palazzo D’Arnolfo, al Museo delle Terre Nuove – afferma Valentina Vadi, sindaco di San Giovanni Valdarno. – Una mostra mostra organizzata in collaborazione con la Regione Toscana, con MUSE, l’associazione di Firenze che cura i nostri musei e con la Galleria Borghese, che ci ha prestato entrambe le opere. Si inserisce all’interno delle celebrazioni vasariane ed è la terza mostra che nell’arco di quattro cinque anni siamo riusciti a realizzare qui all’interno del Museo delle Terre Nuove. Ringrazio tutti coloro che l’hanno resa possibile, soprattutto la Regione Toscana e il Presidente di Regione Giani, che ha con occhio di riguardo proprio voluto che venisse allestita.”
Le due opere, entrate nella raccolta Borghese l’una già nel 1650 e l’altra nel 1833, esemplificano pienamente la ricerca degli effetti di ‘naturale’ e di ‘lume’ che Giorgio Vasari e gli accademici fiorentini approfondirono in quel fervido terreno di committenze e di botteghe, di teorie e di pratiche che connotò la Toscana nei decenni centrali del Cinquecento.
“Siamo molto onorati di ricordare Giorgio Vasari, pittore per eccellenza del Cinquecento toscano e Cosimo I de’ Medici, Duca e poi Granduca di Toscana a 450 anni dalla loro morte – spiega Valentina Zucchi. – Lo facciamo con due capolavori, due opere che ci parlano da una parte di Cosimo in uno dei suoi ritratti più belli e più celebri e dall’altra una delle pitture più riuscite del nostro prolifico Vasari. Sono due prestiti importanti dalla Galleria Borghese, che siamo onorati di avere al nostro fianco in questa ricorrenza così speciale.”
“San Giovanni è ormai per tradizione inserita in un circuito importante di arte e cultura e in questo museo, che rappresenta non solo la storia della città ma anche la storia della Toscana e delle Terre Nuove, non potevamo non celebrare due grandissimi che hanno fatto dell’Umanesimo e del Rinascimento quello che è noto in tutto il mondo: il periodo storico di maggior fiorire di arte e cultura – a parlare è Fabio Franchi, assessore del comune di San Giovanni Valdarno. – Nei 450 anni dalla morte di Cosimo I e Giorgio Vasari abbiamo voluto ricordare questi due grandi. Cosimo I perché è colui che ha dato il timbro a Firenze come capitale della cultura nel mondo e Giorgio Vasari, che con San Giovanni ha almeno due agganci importanti: il primo è l’affresco al Salone dei 500 sull’allegoria di San Giovanni, che è un po’ il simbolo della città, l’altro perché nelle sue vite ha trattato in modo diffuso di Masaccio, il nostro più celebre concittadino. Tra l’altro siamo a pochi anni dalle celebrazioni dell’anniversario della sua scomparsa: Masaccio muore nel 1428 e quindi tra quattro anni a San Giovanni si celebrerà l’anniversario della scomparsa di Masaccio. Una mostra che vuole collegare (e che collega) San Giovanni a un circuito più ampio, alle celebrazioni vasariane fatte in Toscana, specie ad Arezzo, dove si sono inaugurate in modo più corposo nelle ultime settimane.”
Ospite all’inaugurazione era anche Lorenzo Cinatti, presidente della Fondazione Guido d’Arezzo, che ci ha lasciato alcune considerazioni:
“Un’inaugurazione che ci fa un gran piacere. Ho colto l’invito della sindaca di San Giovanni e mi fa piacere che quest’anno vasariano abbia una fioritura di iniziative pregevolissime anche fuori dalla città di Arezzo. Vedo che hanno fatto un’operazione splendida mettendo al centro questo dipinto che è molto bello e merita che gli sia costruita una mostra intorno. Non sono uno storico dell’arte, però quest’anno è stato l’occasione per riscoprire che Vasari magari non sarà stato Caravaggio o Michelangelo, però era un grande intellettuale e come pittore (perdonatemi il termine molto popolare) si difendeva bene. Aveva anche delle idee anche molto innovative per certi aspetti. Spesso quando si parla di Vasari lo si ricorda per altre cose, come l’architettura, invece noi abbiamo scoperto ad Arezzo, ma anche oggi, che Vasari era comunque un gran pittore.”
La mostra sarà aperta al pubblico da martedì a venerdì dalle ore 15:00 alle 19:00, mentre sabato e domenica la mattina dalle 10:00 alle 13:00 e il pomeriggio dalle 15:00 alle 19:00, fino al 12 gennaio 2025. Il costo del biglietto sarà di 5 euro a persona per l’intero, 3 euro il ridotto per persone di età compresa tra i 18 e i 25 anni, sopra i 65 anni, titolari Carta Mutua Salus e gruppi superiori a 15 persone. Riduzione 2×1 ai soci Unicoop e ingresso gratuito per i residenti del Comune di San Giovanni e i minori di 18.
A complemento della mostra sono attive numerose proposte di mediazione: tutti i sabati e tutte le domeniche alle 16 sarà possibile prendere parte alle visite tematiche, che permetteranno di approfondire le caratteristiche dei dipinti in dialogo con l’altra esposizione in museo, che presenta – grazie alla collaborazione con le Gallerie degli Uffizi di Firenze – gli otto tondi eseguiti intorno al 1634 da Giovanni da San Giovanni per un altro committente Medici, il principe don Lorenzo.
Per informazioni e prenotazioni info@museoterrenuove.it 055-9126213