Il Festivarchi che si è svolto domenica 12 gennaio ha riscosso un notevole successo di pubblico. Gli eventi si sono svolti in due location: nella sede centrale del Liceo, dove i partecipanti hanno preso parte ad un gioco thriller organizzato dai ragazzi del Liceo e dell’Istituto professionale, con tanto di mistero da risolvere, e al museo del Cassero, in cui si sono alternati laboratori di pittura e sbalzo a cura degli studenti del Liceo artistico e momenti di danza e recitazione a cura degli alunni del Liceo classico e scientifico.
La manifestazione ha avuto inizio alle 16, quando i numerosi partecipanti sono stati accolti nella biblioteca della sede centrale per ascoltare il concerto del coro di istituto e dell’ensemble musicale. Il pubblico numeroso ha assistito con entusiasmo poi all’apertura del gioco thriller, presentato addirittura dai “redivivi” Socrate, Benjamin Franklin, Cleopatra e Alessandro Magno, i quali hanno inscenato un delitto che poi le squadre dei partecipanti all’evento hanno risolto attraverso un’indagine guidata dai vari indizi posti nei laboratori.
Alle 17 le performances del Museo del Cassero hanno intrattenuto i partecipanti: mentre al piano terra si svolgevano tre coreografie di danza e la messa in scena dell’Anfitrione in lingua mista (latino e italiano), al primo e secondo piano si assisteva alla declamazione di poesie in latino e greco di Catullo e Saffo, accompagnate dal suono del flauto e della fisarmonica di eccellenti musicisti del Liceo classico, e contemporaneamente gli alunni del Liceo artistico disegnavano e dipingevano nelle sale attigue.
Alle 19 tutti i protagonisti e gli ospiti hanno brindato con l’aperitivo organizzato da Le Mura del Cassero nella bellissima sede Museale.
“Un sentito ringraziamento va a tutti i docenti che si sono impegnati per la buona riuscita dell’evento, alla commissione orientamento che ha ideato e strutturato il progetto, ma soprattutto a tutti i ragazzi e le ragazze che hanno partecipato con grande entusiasmo e coinvolgimento, mostrando ancora una volta il loro talento, la loro passione, le grandi capacità, ma soprattutto l’amore per la scuola, perché #noisiamoilvarchi”.
