Come indicato dall’Agcom, l’Amministrazione comunale ha pubblicato sul sito la nota in cui avvisa i cittadini della “non rispondenza della distribuzione ai cittadini della Relazione di fine mandato in quanto non impersonale né indispensabile”. Il M5S: “Avevamo sollevato la questione con una interrogazione consiliare”
Il comune di Castelfranco Piandiscò ha ottemperato a quanto disposto dall'Agcom, l'Autorità garante per le comunicazioni, che si è pronunciata a sfavore dell'Amministrazione in merito alla violazione delle norme sulla par condicio in periodo pre-elettorale. La vicenda (qui la notizia) riguarda la pubblicazione della Relazione di fine mandato, stampata e distribuita ai cittadini, che per Agcom non risultava "né impersonale né indispensabile".
"In ottemperanza alla delibera n. 205/19/CONS del 22/05/2019 della AGCOM, si comunica la non rispondenza della distribuzione ai cittadini della Relazione di fine mandato in quanto non impersonale né indispensabile secondo quanto previsto dall’art. 9 della legge 22 febbraio 2000, n. 28", si legge nella nota pubblicata.
In merito interviene anche il Movimento 5 Stelle locale: "Lo scorso 3 aprile abbiamo presentato a tal proposito l'interrogazione "Uso improprio di soldi pubblici a scopo elettorale della Giunta e del Sindaco", denunciando come questa relazione di fine mandato non rispondesse assolutamente ai dettami previsti dalla legge e quanto fosse fuorviante per i Cittadini e potesse mettere in imbarazzo il nostro Comune agli occhi dell’opinione pubblica. La Lista Civica Castelfranco-Piandiscò, preso atto della situazione, è voluta andare oltre direttamente all'Agcom, una scelta più che legittima. La maggioranza dei nostri attivisti ha invece scelto a votazione, di non andare oltre la denuncia in Consiglio comunale, perchè il nostro obbiettivo era ed è stendere un velo pietoso sugli 8 consiglieri e assessori uscenti, ossia su chi ha governato senza pensare a coinvolgere i Cittadini e mettendo a rischio l’immagine del Comune forse per meri obiettivi di orgoglio personale. Non sappiamo ancora a quanto ammonterà la sanzione dell’Agcom al nostro Comune. Dopo il danno (oltre €6000 per stampare e distribuire la relazione) arriverà la beffa (sanzione da pagare con i soldi dei contribuenti)".