La manovra finanziaria della Provincia di Arezzo ha ottenuto il via libera da 29 dei 32 comuni presenti in assemblea: fra i contrari, il sindaco di Montevarchi Silvia Chiassai Martini. “Non possiamo essere complici dell’irresponsabilità”, commenta
Dopo il voto favorevole del consiglio provinciale, anche l'assemblea dei Sindaci, ieri, ha espresso parere favorevole a larga maggioranza sul bilancio preventivo 2017 della Provincia di Arezzo. È stato il Presidente Roberto Vasai, in assemblea, a ricordare le caratteristiche di un bilancio elaborato in una situazione di emergenza normativa e finanziaria a causa delle incertezze sul ruolo e il futuro delle province, dovute alle scelte del Governo nazionale.
Un bilancio che ha ricevuto però il parere negativo dei Revisori dei Conti, di fronte alle cui osservazioni ha illustrato le controdeduzioni, in assemblea, il Ragioniere Capo Roberta Gallorini. Alla fine la votazione ha registrato favorevoli 29 Sindaci, in rappresentanza di 190.778 cittadini e quindi in numero superiore al quorum richiesto che è della metà più uno dei residenti, pari a 171.839; contrari due Comuni, corrispondenti a 37.137 cittadini, e un'astensione. Il bilancio torna ora in consiglio per l'approvazione definitiva nella seduta in programma martedì 2 ottobre.
Tra i comuni che hanno espresso voto negativo c'è quello di Montevarchi, con il sindaco Silvia Chiassai Martini che oggi spiega: "Siamo preoccupati per le condizioni finanziarie in cui è stata ridotta la Provincia, per le ripercussioni sui cittadini e sul patrimonio edilizio e infrastrutturale. Noi, come gruppo consiliare “Comuni per la Provincia”, abbiamo espresso un voto contrario al Bilancio di Previsione 2017 per non essere complici e corresponsabili di gravi criticità perpetuate soprattutto da un Governo che inspiegabilmente non trasferisce le risorse necessarie e dal lassismo di chi amministra l’ente Provincia".
"Negli ultimi tre anni – sottolinea Chiassai – lo squilibrio sui conti è stato causato da tagli sistematici ai trasferimenti, tamponati con misure finanziarie di carattere emergenziale per evitare il default. Da mesi denunciamo l’assenza di garanzia per un minimo livello di efficienza per le funzioni rimaste, come la gestione delle strade, delle scuole e dell’ambiente; tutto ciò a rischio della sicurezza dei cittadini e dei nostri figli. Non comprendiamo che cosa stiamo aspettando ancora per reagire".
"L’approvazione del Bilancio di Previsione, già rinviata per ben due volte nel corso dell’anno, incassa il parere sfavorevole del Collegio dei Revisori non per questioni formali, come le ha definite il Presidente Vasai, ma sostanziali: un incremento spropositato delle entrate tributarie, le tasse, per 698mila euro, a cui si aggiunge anche una previsione di alienazione degli immobili che passa da 3,2 a 5,1 milioni di euro, i cui introiti non saranno destinati a investimenti, ma all’estinzione dei mutui. Il Collegio dei Revisori ha bocciato queste previsioni ritenendo che l’intero ammontare non sia iscritto nel rispetto delle norme vigenti. Intanto, nel silenzio più assordante, si è inserita anche la richiesta di un adeguamento da parte della Corte dei Conti, entro 60 giorni, sulle modalità di accantonamento del Fondo Crediti di dubbia esigibilità".
"Benché il cittadino continui a versare le tasse – conclude Chiassai – oltre alla irresponsabilità del Governo, dobbiamo constatare anche una mala gestione dell’ente che non possiamo più tollerare. Non vorremmo che, in realtà, si ambisse a realizzare quel disegno fallito dall’esito del referendum del 4 dicembre scorso. Noi diciamo basta: è giunto il momento di agire concretamente se vogliamo evitare il dissesto finanziario".