Musicista jazz, pianista e compositore, Flores morì suicida nel 1995 a Montevarchi. Nel ventennale dalla sua scomparsa, il Centro Attività Musicali lo ricorda a Firenze con una iniziativa
A venti anni dalla sua scomparsa, oggi a Firenze si ricorda Luca Flores, musicista, pianista e compositore, morto suicida a 39 anni nella sua casa di Montevarchi. Grande talento del jazz, a lui è dedicato il libro di Walter Veltroni "Il disco del mondo" da cui è tratto il film del 2007 "Piano, solo" di Riccardo Milani.
Nato a Palermo il nel 1956, visse con la famiglia per un periodo in Mozambico. Rientrato in Italia, a Firenze studiò al Conservatorio Luigi Cherubini. Il suo incontro con il jazz risale ai primi anni '70: un incontro perfetto, che lo porterà a diventare uno dei massimi esponenti nazionali del jazz. Lunghissima la lista degli artisti con i quali ha collaborato, così come quella delle sue esibizioni: che fuori dall'Italia arrivano in Francia, Germania, Svizzera, Paesi Bassi, Unione Sovietica. Nell'ottobre del 1987 esplode la malattia mentale che lo accompagnerà per il resto della vita: un disagio crescente, che lo porterà, il 29 marzo del 1995, a togliersi la vita.
Per molti anni Flores fu anche insegnante del Centro Attività Musicali di Firenze, che questo pomeriggio lo ricorda in un evento proprio al Conservatorio Cherubini: un incontro con musicisti che lavorarono con lui, per illustrarne la vita e l'opera con contributi audio e video, poi un concerto di un grande ensemble orchestrale composto dai migliori allievi del Conservatorio Puccini di La Spezia, il Conservatorio Cherubini di Firenze e del C. A. M. di Firenze. L'ensemble sarà diretto da Alessandro Di Puccio e Alessandro Fabbri che hanno anche curato la trascrizione per orchestra delle composizioni originali. L'inizio alle 17,30.
