18, Dicembre, 2024

Vendite al rilento per la stagione fredda, la proposta provocatoria di Confcommercio: “Posticipare i saldi”

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A rappresentare i commercianti della moda della provincia è il sangiovannese Paolo Mantovani, che spiega: “Per adesso vendite al rallenty. I consumi ripartiranno con l’arrivo del caldo, ma con l’avvio dei saldi ad inizio luglio la stagione sarà cortissima e si rischia di lavorare a rimessa”

Posticipare in avanti i saldi di fine stagione, per consentire ai negozi di recuperare le difficoltà legate al freddo di questi giorni, con le vendite ferme al palo: è la proposta (più una provocazione, in realtà) che arriva dalla Confcommercio della provincia di Arezzo, che con Paolo Mantovani, commerciante sangiovannese a capo del settore Moda dell'associazione di categoria, cerca così di lanciare un grido di allarme per aprire una riflessione sul settore. 

"Nella moda – Confcommercio – le vendite della stagione primavera-estate sono partite al rallenty, a causa delle condizioni climatiche avvere.  E ora alcuni esercenti della moda che fanno capo alla Confcommercio vorrebbero chiedere alla Regione Toscana di rinviare in via eccezionale per quest’anno la data di avvio dei saldi di fine stagione, fissata ora al primo sabato di luglio". 

"Più che una richiesta vera e propria, che si scontrerebbe con una serie di problemi politici e pratici, la nostra vuole essere una provocazione, o piuttosto un grido di allarme per aprire una riflessione seria sul settore moda", chiarisce il presidente provinciale di Federmoda Confcommercio Paolo Mantovani. "In effetti, anche se la Toscana dovesse accogliere la nostra ipotetica richiesta e rimandare l’avvio dei saldi di un mese, ad inizio agosto ad esempio, se le Regioni limitrofe non dovessero allinearsi a questa data dovremmo comunque fronteggiare la concorrenza dei colleghi 'oltre confine', che sarebbero la meta del pendolarismo da saldi. Per non parlare della concorrenza del mercato on line, che non conosce né tempi né confini geografici".

Di certo, l’ondata di maltempo in queste settimane ha penalizzato fortemente le vendite delle collezioni primavera-estate: a livello regionale si stimano cali fino al 30% rispetto allo scorso anno. “Logico che tra gli imprenditori del settore ci sia grande preoccupazione”, dice Mantovani. “I consumi ripartiranno di sicuro con l’arrivo del caldo, ma con l’avvio dei saldi ormai alle porte la stagione primavera-estate 2019 sarà davvero cortissima e si rischia di lavorare a rimessa”. 

Nel periodo dei saldi, infatti, gli sconti dal 20% in su sui capi stagionali permettono di svuotare le scorte e avere liquidità per l’acquisto delle nuove collezioni autunno-inverno, "ma sono sconti che possiamo fare solo in virtù del fatto che prima abbiamo applicato prezzi con margini di guadagno sufficienti a pagare i costi di gestione delle nostre imprese, dipendenti compresi. Senza quei margini la nostra redditività va in fumo", conclude il presidente della Federmoda aretina.

Glenda Venturini
Glenda Venturini
Capo redattore

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