01, Luglio, 2024

Valdarno aretino e fiorentino all’opposizione unito sulla sanità. Mugnai: “Persa un’occasione storica per colpa del Pd”

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Riunione a San Giovanni sulla sanità: alcune delle opposizioni del Valdarno aretino e fiorentino insieme. Al centro della discussione il progetto del Distretto sanitario unico naufragato. “Un’occasione storica mancata”, ha dichiarato Stefano Mugnai consigliere regionale di Forza Italia. Valentina Trambusti di Salvare il Serristori lancia l’appello per la nascita di un comitato dei cittadini anche per l’ospedale dalla Gruccia

Uniti sulla sanità. A San Giovanni si sono riuniti gli esponenti di alcuni gruppi consiliari all'opposizione. Al centro del dibattito la mancata realizzazione del Distretto sanitario unico del Valdarno e le prospettive future. Tra i presenti la Lista civica Per un'altra San Giovanni, Terranuova in Comune, Prima Montevarchi, per Figline Incisa Salvare il Serristori e il gruppo Forza Italia – Udc, il coordinatore provinciale di Forza Italia Felice Maurizio D'Ettore. Ha presenziato Stefano Mugnai, consigliere regionale di Forza Italia e vicepresidente della terza commissione sulla sanità.

Dopo il naufragio del progetto sul Distretto sanitario unico del Valdarno aretino e fiorentino e la nascita di una convenzione tra le due aziende di area vasta, la Toscana centro e la Toscana sud est, per la gestione dei servizi ospedalieri e territoriali, è opinione unanime delle opposizioni che la vallata e i suoi cittadini hanno perso un'occasione storica.

Lo ha ribadito Stefano Mugnai, consigliere regionale di Forza Italia e vicepresidente della terza commissione, quella sulla sanità: "Il Valdarno è diviso per volontà della politica e c'è un unico colpevole ovverosia il Pd che non ha saputo cogliere un momento storico. Un'occasione storica persa per rendere al Valdarno l'unità sulle politiche socio – sanitarie. A livello regionale il Pd non ha voluto che il Valdarno si unisse anche grazie all'ignavia degli amministratori a livello locale. Non c'è stata la capacità dei sindaci. L'unica possibilità di uscire da questa palude è cambiare con le elezioni. Io avevo presentato un emendamento alla legge 28 perchè si prevedesse, nelle zone di cerniera come il Valdarno, una nuova perimetrazione delle zone".
 

Mugnai poi sottolinea che l'occasione persa non sarà solo per la sanità: "In Regione stanno pensando di parametrare nelle zone distretto nate anche tutta un'altra serie di gestione di servizi. Il Valdarno quindi resterà diviso anche per altri settori come il turismo. Il futuro quindi dei due ospedali è sempre più incerto. Gli ospedali si chiudono in due modi: in maniera onesta con una delibera di giunta, oppure in maniera disonesta togliendo servizi uno alla volta. Loro stanno facendo così: la politica del carciofo".
 

Nell'incontro a San Giovanni Lorenzo Martellini ha sottolineato: "Non era uno strumento ma un obiettivo primario. Abbiamo perso un'occasione storica quella cioè di riunire il Valdarno aretino e fiorentino in un unico distretto. Un errore politico che secondo noi verrà pagato anche nei prossimi anni. Avrebbe permesso di mettere in sicurezza i nostri due ospedali. I nostri sindaci si sono piegati alla politica sanitaria regionale".
 

Hanno, poi, preso la parola anche Luciano Bucci di Prima Montevarchi che ha espresso "preoccupazione perchè hanno svenduto i servizi socio sanitari", Roberto Renzi di Forza Italia – Udc di Figline Incisa che ha chiesto quali sono gli obiettivi e le strategie per la sanità da parte dei sindaci, e Albarosa Fuccini di Terranuova in Comune che ha paventato per la Gruccia la stessa sorte del Serristori.

Valentina Trambusti del gruppo Salvare il Serristori ha parlato di inadeguatezza dei sindaci valdarnesi che "non hanno saputo cogliere la possibilità per salvaguardare i due ospedali. Abbiano il coraggio di dire che non c'è più un pronto soccorso al Serristori ma un front office di Ponte a Niccheri. Se non deve essere più a norma meglio che chiuda".

Poi La consigliera figlinese ha parlato della raccolta di firme: "La raccolta sta andando bene grazie anche ai commercinati che hanno permesso di fimare in favore del pronto soccorso. Il Comitato si è mosso facendo un esposto alla Corte dei Conti e alla Prefettura per il ripristino del pronto soccorso perchè attualmente con le ultime variazioni non rispetta più la legge regionale".

E poi l'appello alla vallata aretina: "Se il Valdarno aretino non farà nascere un Comitato cittadino in favore della Gruccia non riuscirà a constrastare la politica del Pd che mira a chiudere i piccoli presidi ospedalieri. L'appello è ai cittadini".
 

Ha infine parlato dei problemi della sanità in Valdarno anche Silvia Chiassai: "I nostri sindaci hanno preferito rispondere alle esigenze di partito e non dei cittadini. Il mio primo obiettivo sarà quello di difendere la salvaguardia della Gruccia".
 

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