Sono 116 i femminicidi compiuti in Italia nel 2016. Altrettante sono le foto che questa mattina, appese a un filo rosso come il sangue, hanno ricordato agli studenti del Giovanni da San Giovanni quanto ci sia ancora da lavorare per combattere la violenza sulle donne. L’iniziativa è dei rappresentanti di istituto
Un filo rosso corre questa mattina lungo il corridoio del Giovanni da San Giovanni. Attaccato ad altezza d'uomo, perché sia impossibile evitare di vederlo: un lungo nastro sul quale sono appese le foto e le storie delle 116 donne morte quest'anno, per mano di mariti, compagni, findanzati, familiari, uomini violenti.
Nella giornata mondiale contro le donne vittime di violenza, i rappresentanti di istituto del liceo di San Giovanni hanno deciso di sensibilizzare così i loro compagni. "Crediamo sia un tema importante, c'è bisogno di aprire gli occhi", spiegano in una lettera. E oggi prima dell'intervallo viene osservato un minuto di silenzio.
In dieci anni, in Italia, oltre 1700 donne sono cadute vittime di femminicidio. C'è ancora molto da lavorare, specialmente con le giovani generazioni, perché serve una coscienza collettiva nuova, per sradicare alla radice un fenomeno ancora così difficile da combattere. Iniziative nate dagli studenti, come quella del Giovanni da San Giovanni, sono perciò ancor più importanti.
