25, Dicembre, 2024

Truffa all’Inps: percepivano gli assegni sociali ma erano tornati in patria. La guardia di finanza smaschera sei stranieri

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L’attività è scaturita da una più complessa indagine coordinata, a livello nazionale,
dal nucleo speciale spesa pubblica e repressione frodi comunitarie della
Guardia di Finanza, in collaborazione con l’Inps. A condurla nel territorio aretino sono state le fiamme gialle di Arezzo, San Giovanni e Sansepolcro

Sei cittadini stranieri, ultrasessantacinquenni, percepivano dall'Inps un assegno sociale di 450 euro mensili ma non avevano uno dei requisiti principali: la residenza in Italia. Sulla scia di una complessa indagine coordinata, a livello nazionale, dal nucleo speciale spesa pubblica e repressione frodi comunitarie della Guardia di Finanza, in collaborazione con l’Istituto nazionale previdenza sociale le fiamme gialle di Arezzo, San Giovanni e Sansepolcro hanno scoperto una truffa ai danni dell'Inps per 200.000 euro. 


L’operazione è scattata ad Arezzo, San Giovanni e Sansepolcro dopo aver incrociato le informazioni relative agli assistiti con quelli delle banche dati. I controlli della guardia di finanza hanno così riguardato la posizione di cittadini stranieri immigrati ultrasessantacinquenni che avevano dichiarato situazioni di disagio economico e di vivere stabilmente in Italia. Per questo motivo avevano avuto il diritto di ottenere l'assegno sociale di circa 450 euro con accredito sul conto corrente. In realtà avevano fatto ritorno ai loro paesi di origine o si erano assentati continuativamente oltre 30 giorni dal territorio nazionale senza alcuna comunicazione per la sospensione temporanea del beneficio.

In alcuni casi è emerso che erano sin dall’inizio solo fittiziamente residenti nel territorio nazionale, in altri è stato verificato che si erano fermati in Italia solo per brevi periodi, in altri ancora i figli rimasti nel territorio prelevavano le somme dai conti correnti o dai libretti postali cointestati con i genitori. 

L'Inps ha già provveduto a sospendere l'erogazione del beneficio e sono in corso le procedure per il recupero delle somme. I sei stranieri sono stati segnalti all'autorità giudiziaria per i reati di truffa.
 

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