22, Luglio, 2024

Sicurezza idrogeologica del territorio: il punto a Faella. “Per il borro di Rantigioni progetto pronto entro il 2017”

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Tanta gente all’assemblea nella sala Zenone a Faella. Presente il sindaco Cacioli, i responsabili di comune, provincia e regione, ma anche il Consorzio di Bonifica e Publiacqua. Per tracciare il filo di quanto è stato fatto dopo alluvioni, frane e smottamenti che negli ultimi anni hanno colpito la zona

Sarà pronto entro la fine del 2017, il progetto per la messa in sicurezza del borro di Rantigioni a Faella. È uno dei tasselli fondamentali per la messa in sicurezza dell'abitato di Faella dalle emergenze idrogeologiche: nel 2013, infatti, fu proprio il Rantigioni a causare i danni più ingenti nella frazione del comune di Castelfranco Piandiscò. 

Se ne è parlato ieri sera in un incontro organizzato dall'amministrazione comunale alla sala Zenone di Faella. Presente il sindaco Enzo Cacioli, ma anche il  Presidente della Provincia di Arezzo Roberto Vasai, ul responsabile del settore Prevenzione Rischio Idraulico della Regione Toscana, Giovanni Massini; il Presidente di Publiacqua Spa, Filippo Vannoni; il Presidente del Consorzio di Bonifica 2 Alto Valdarno Paolo Tamburini, Simone Frosini dell’Unione dei Comuni Pratomagno, e Andrea Sordi, responsabile dell’Ufficio Lavori Pubblici del Comune. 

Enti e istituzioni che, a vario titolo, sono responsabili della sicurezza idrogeologica del territorio. "Il nostro territorio, in particolare proprio Faella, è stato duramente colpito negli anni da alluivioni, smottamenti, dissesti", ha ricordato il sindaco Cacioli. "Alcune opere di messa in sicurezza, dagli anni '90 a oggi, sono state portate a termine, altre restano ancora da realizzare: e questo incontro con i cittadini è per fare il punto della situazione". 

Sul torrente Faella, dalla metà degli anni '90, si è operato a più riprese per realizzare arginature che garantissero maggiore sicurezza. Negli ultimi due anni il Consorzio di Bonifica è intervenuto con una manutenzione straordinaria in due stralci, per circa 700mila euro nel complesso, che ha compreso non solo lo sfalcio e il taglio della vegetazone, ma anche la risagomatura in alcuni tratti dell'alveo e il rifacimento delle sponde. Nell'ultimo anno, dal canto suo, Publiacqua ha ricostruito completamente il collettore fognario centrale di Faella, anche se alcuni tratti restano ancora da completare.

Per evitare danni come quelli del 2013, però, manca ancora l'intervento sul borro di Rantigioni. Che sarà tutt'altro che semplice. "La progettazione – ha spiegato l'ingegner Frosini – è in corso, ma per la sua complessità è stato necessario rivolgersi anche a ingegneri esterni. Dovrebbe essere terminata entro la fine 2017", poi il compito delle istituzioni sarà quello di reperire i fondi necessari. 

Non saranno pochi, probabilmente: perché l'opera è complessa. "La messa in sicurezza del Rantigioni comprende una cassa di laminazione, una serie di sbarramenti trasversali, oltre ad altre opere accessorie", ha concluso Frosini. 

 

Glenda Venturini
Glenda Venturini
Capo redattore

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