24, Novembre, 2024

Siccità, situazione critica anche per le aziende agricole del Valdarno. In Toscana dichiarato lo stato di emergenza

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Ieri il presidente della Regione Toscana Enrico Rossi ha firmato la dichiarazione di stato d’emergenza regionale relativa alla crisi idrica in Toscana. Nei campi la carenza di piogge si fa sentire: coltivatori in grosse difficoltà

Piogge scarse e non sufficienti, un caldo torrido che non aiuta: nei campi, anche in Valdarno, si stanno facendo seguire le conseguenze dell'attuale periodo di siccità. Tanto che ieri il presidente della Regione Toscana, Enrico Rossi, ha firmato la dichiarazione di stato d'emergenza regionale relativa alla crisi idrica. A questa seguirà la richiesta alla Presidenza del Consiglio dei Ministri della dichiarazione di stato d'emergenza nazionale.

La situazione si è fatta critica in maniera evidente nelle ultime settimane. "Le nostre aziende agricole – spiega la Coldiretti di Arezzo – sono esasperate, con il grande caldo gli agricoltori devono ricorrere all’irrigazione di soccorso per salvare le produzioni, dagli ortaggi alla frutta, dai cereali al pomodoro, ma anche i vigneti ed il fieno per l’alimentazione degli animali. Sono gli effetti di un primo semestre del 2017 in cui le precipitazioni sono dimezzate provocando una situazione di grave siccità dopo che l’inizio dell’anno è stato segnato dal rincorrersi di nubifragi, grandine, siccità e gelate fuori stagione". 

Con il decreto, Rossi dà mandato ad una task force formata da Regione, Autorità idrica Toscana, Autorità di bacino distrettuali, Comuni e Aziende sanitarie, di presentare entro trenta giorni un piano straordinario di interventi per mitigare gli effetti della carenza idrica. La situazione d'emergenza, infatti, risulta chiara dai dati del settore idrologico regionale. A questo si aggiungono le previsioni stagionali del Lamma a breve termine che non annunciano un andamento estivo tale da lasciar presupporre una ricarica delle riserve idriche del territorio.

La Task Force si riunirà i primi giorni della prossima settimana in modo da proporre al presidente Rossi le prime misure da mettere in campo già entro la fine di giugno. "Quando tre mesi fa abbiamo lanciato l'allarme sulla siccità non lo facevamo con leggerezza – ha commentato il presidente Rossi – si tratta di un'emergenza da non sottovalutare. D'altra parte ormai ci troviamo ad affrontare eventi di questa gravità con una cadenza meno che quinquennale, imparando sulla nostra pelle quali sono gli effetti dei cambiamenti climatici. A questo punto si rivelano fondamentali interventi strutturali importanti con impegni pubblici e privati".

I dati raccolti fino ad oggi sono preoccupanti. l report mensile idrometrico sui livelli idrometrici, riferito a maggio 2017, mostra una diminuzione delle portate medie mensili registrate nei punti di monitoraggio rispetto allo stesso mese negli anni precedenti. Allo stesso tempo, si evidenzia uno scarto relativo di +1,1°C rispetto alla temperatura media nel confronto con il periodo climatico precedente 1971-2000. Le temperature massime, in particolare, sono passate dai 21,9°C ai 22,9°C. A questo si somma un deficit di pioggia, nel maggio 2017, rispetto ai valori del precedente trentennio medio analizzato sulla quasi totalità del territorio regionale, con valori piuttosto marcati in corrispondenza dei principali bacini idrografici.
 

Glenda Venturini
Glenda Venturini
Capo redattore

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