I consiglieri di Percorso comune Valdisieve – Valdarno: “La decisione di far ricadere i costi sostenuti per un’opera che non verrà realizzata sui cittadini è inaccettabile e grida allo scandalo. Il malloppo lo restituiscano i sindaci responsabili”. Simone Lombardi, Idea Comune Figline Incisa: “Noi riteniamo che la responsabilità politica ricada interamente sulla classe dirigente del Partito Democratico ad ogni livello, regionale, provinciale e comunale che ha gestito in maniera pessima ed approssimativa l’intera vicenda”
Regione e Comuni raggiungono un accordo per risolvere la questione Selvapiana. Entro il 31 dicembre verrà valutato se realizzare o meno l'inceneritore di Selvapiana. Indipendentemente dalla decisione i costi per la progettazione e le autorizzazioni saranno rimborsati con la tariffa, fino ad un massimo di 3 milioni di euro. Intervengono i consiglieri di Percorso comune Valdisieve e Valdarno e quello di Idea Comune di Figline Incisa. Entrambi sono d'accordo su un punto: le responsabilità sono dei rappresentanti del Pd a ogni livello, sindaci compresi.
I consiglieri di Percorso comune di Valdisieve e Valdarno, compreso Piero Caramello di Figline Incisa:
“La decisione di far ricadere i costi sostenuti per un’opera che non verrà realizzata sui cittadini è inaccettabile e grida allo scandalo. Il malloppo lo restituiscano i sindaci responsabili. Da Massa a Selvapiana, i disastri del Pd ricadono sempre sulle tasche dei cittadini. La Regione si è impegnata a rivedere la programmazione degli impianti per lo smaltimento dei rifiuti entro il 31 dicembre 2015, valutando se sia necessario o meno realizzare l’inceneritore di Selvapiana – sottolineano i consiglieri – ma ha allo stesso tempo previsto, nel caso l’impianto dovesse essere cancellato dalla programmazione, che i costi fin qui sostenuti dai gestori per la progettazione siano rimborsati attraverso la tariffa”.
Nel protocollo d’intesa si legge che le somme sono “quantificabili complessivamente in una somma non superiore a euro 3 milioni” e sono da coprire con una ripartizione tra i Comuni in un unico anno tariffario, “e comunque entro il 30 giugno 2017”.
“Un accordo che non sappiamo quando e se verrà portato nei consigli comunali, ma che grida allo scandalo – attaccano i consiglieri comunali – Più volte negli ultimi anni abbiamo messo in luce insieme ad altre forze politiche e movimenti, la dannosità sia economica che ambientale dell’inceneritore. Una battaglia che i comitati e i cittadini della Valdisieve e del Valdarno combattono da molti anni, senza mai essere stati presi in considerazione dalla politica e dai vertici delle società miste. Se non addirittura osteggiati e derisi. Ricordiamo ancora le scene patetiche e l’arroganza politica dei membri del Pd nel momento dell’approvazione del piano interprovinciale dei rifiuti. Ma anche il silenzio assordante dei sindaci, tranne rarissime eccezioni, alcuni dei quali divenuti nel tempo presidenti di quelle stesse società miste”.
“Ora il Pd, in cerca di quella verginità perduta, con l’ennesimo colpo di spugna e nel silenzio generale, prova a cancellare gli errori decennali di una classe politica inadeguata, rivalendosi economicamente su quegli stessi cittadini che hanno dimostrato una lungimiranza sconosciuta agli amministratori di allora e in larga parte anche di oggi. 3 milioni di euro rappresentano una cifra minore rispetto alle tariffe insostenibili che verrebbero applicate nel caso di realizzazione dell’inceneritore, ma è inaccettabile che siano i cittadini a pagare gli errori giganteschi dei sindaci, soprattutto in questo momento di forte crisi economica. Il malloppo – conclude Percorso Comune – lo restituiscano i sindaci responsabili”.
Dal canto suo Simone Lombardi, consigliere comunale di Idea comune di Figline Incisa, insieme a Daniela Leoni, candidata alle elezioni Regionali per la lista SI’ – Toscana a Sinistra Tommaso Fattori Presidente e Riccardo Lazzerini, consigliere della Città Metropolitana di Firenze per la lista Territori Beni Comuni, rimarca:
"Da decine di anni comitati e cittadini cercano di far capire agli amministratori che la via non è quella di bruciare rifiuti ma riciclarli: ma il PD&company vanno avanti spediti. Servono almeno altri 5 inceneritori altrimenti facciamo la fine della Campania. Poi "La Svolta": la crisi ci mette del suo, i rifiuti indifferenziati diminuiscono e non c'è più abbastanza cibo per "la Bestia". Ma ormai l'AER Impanti c'è ed ha soci privati, che non possono rimetterci. Il capitalismo all'italiana. Se c'è utile il privato guadagna (in barba al referendum del 2011), se c'è perdita il privato deve guadagnare lo stesso: il rischio d'impresa è bello quando lo fanno gli altri, magari all'estero o più lontano possibile. Adesso il "mancato guadagno" lo vogliono spalmare sui cittadini".
"Quanti siamo in Valdarno Valdisieve? circa 100.000? Bene 3.000.000 : 100.000 = 30€ ad abitante, bambini compresi. Noi ritieniamo che la responsabilità politica ricada interamente sulla classe dirigente del Partito Democratico ad ogni livello, regionale, provinciale e comunale che ha gestito in maniera pessima ed approssimativa l’intera vicenda. Dunque chiediamo a chi ha sbagliato di assumersi tale responsabilità e di richiedere i danni ai responsabili e non scaricare tutto sulle spalle dei cittadini. Richiederemo un accesso agli atti anche per capire se la vicenda si è sviluppata in modo trasparente e con costi adeguati".