Le informazioni sono contenute all’interno dell’Atlante dei comuni toscani 2014 presentato dalla Fondazione Ifel (Istituto per la Finanza e l’Economia Locale). Nove comuni valdarnesi hanno un rischio frane “Molto elevato”; tre (San Giovanni, Castiglion Fibocchi e Pergine) si fermano ad “Elevato”; e solo un comune ha un rischio classificato come “Medio”: è Laterina
Oltre il 70% del territorio valdarnese presenta un livello di attenzione per il rischio frane molto elevato. I dati sono quelli contenuti nel primo Atlante dei comuni toscani promosso da Anci Toscana e IFEL Fondazione Anci, che si propone di sintetizzare per la prima volta le principali variabili demografiche sociali economiche territoriali ed istituzionali dei comuni toscani.
Tra i dati affrontati, c'è anche quello relativo al territorio. E parla di una Toscana per lo più localizzata in territorio collinare, che fa i conti con un rischio frane molto forte. "I territori comunali italiani – si legge nell'Atlante – sono stati suddivisi dall’Ispra in 4 categorie, corrispondenti a diversi livelli di attenzione: livello molto basso, medio, elevato, molto elevato. Oltre il 60% dei comuni toscani fa parte dell’ultima categoria, presentando un livello di attenzione per rischio frane molto elevato. È un dato senza dubbio considerevole, decisamente più alto della media nazionale, che raggiunge comunque il 36,3% dei territori comunali".
Ma il Valdarno supera ancora la media toscana, con ben 9 comuni su 13 che rientrano nel massimo livello di attenzione, quello "Molto elevato". Sono i comuni di Reggello, Rignano, Figline e Incisa, Castelfranco Piandiscò, Loro, Terranuova, Montevarchi, Cavriglia, Bucine. Sono tre i comuni in cui il rischio è "Elevato": San Giovanni, Pergine e Castiglion Fibocchi. Infine, un solo comune si ferma ad un rischio "Medio": è quello di Laterina.
Considerando l'estensione territoriale dei comuni con rischio più elevato, dunque, il territorio valdarnese è per oltre il 70% sotto il livello massimo di attenzione.