La vicenda risale al maggio scorso: alla vigilia delle elezioni fu stampata una relazione di fine mandato contestata dalla Lista Civica come propaganda elettorale. Dopo la pronuncia dell’Agcom che parlò di violazione di par condicio, la Corte dei Conti ha archiviato il procedimento nei confronti del sindaco Cacioli dopo che quest’ultimo ha versato 3.660 euro nelle casse del comune
Il sindaco del comune di Castelfranco Piandiscò, Enzo Cacioli, ha versato di sua tasca la somma di 3.660 euro nelle casse comunali, come corrispettivo della spesa sostenuta, a primavera dello scorso anno, per la stampa della "Relazione di fine mandato" dell'Amministrazione comunale. Quel documento fu infatti contestato dalla Lista Civica, che lo inquadrò come pura propaganda elettorale alla vigilia delle amministrative: e dopo che l'Agcom si pronunciò parlando di violazione di par condicio, la Corte dei Conti aveva anche aperto un procedimento nei confronti di Cacioli, ora archiviato dopo il pagamento della somma.
Soddisfazione viene espressa oggi dalla Lista Civica, che rivendica di aver avuto ragione. "Ricorderete tutti la nostra protesta al Corecom per la diffusione a spese del Comune della propaganda elettorale, fatta passare come una relazione di fine mandato della Giunta, con tanto di foto degli assessori e del Sindaco. Quel comportamento fu poi sanzionato dall’AGCOM che obbligò il Sindaco a pubblicare sul sito del Comune la sentenza che lo sanzionava. Ebbene, nel mese di giugno scorso, il Sindaco Cacioli, inquisito dalla Corte dei Conti, ha deciso di chiudere la questione economica e versare al Comune la cifra di 3.660 euro in una sorta di “patteggiamento”. Sono così state smascherate le bugie che il Sindaco ha raccontato nel rispondere alle nostre interrogazioni che la sua pubblicazione era legittima".
"Oggi – commenta il gruppo di opposizione – siamo arrivati alla conclusione di questa sconveniente vicenda. Siamo soddisfatti per aver fatto emergere la verità ed aver recuperato una piccola ma importante somma alle casse del Comune, spesa nel proprio interesse dall’Amministrazione Cacioli, mentre la vera relazione di fine mandato veniva pubblicata in ritardo con ulteriori sanzioni a carico del Comune. Che questo sia di monito a tutti coloro che quando rivestono un ruolo politico si immedesimano a tal punto da considerare “cosa propria” l’ente che amministrano, mentre è bene ricordare che la funzione che ricoprono è solo un servizio al cittadino anche se poi vengono anche lautamente pagati".