Voci insistenti da giorni ventilano che nel periodo estivo sarà tolto il medico al punto di emergenza di Incisa: rimarrebbe soltanto quello dell’automedica stazionata al Serristori. “Noi non abbiamo comunicazioni ufficiali, se non una nota del 118 in cui si spiega che non ci sono decisioni”, spiega Giovanni Paolo Foderaro, presidente della Cri di Incisa, che aspetta dunque risposte
Non si placa il dibattito sull'organizzazione dell'emergenza territoriale in Valdarno fiorentino. A preoccupare cittadini e operatori, infatti, è l'ipotesi di cui si vocifera da giorni, secondo cui nel periodo estivo (forse dal 1° agosto) l'ambulanza medicalizzata presente al punto di emergenza di Incisa, a cura della Croce Rossa, rimarrà senza medico: e questo perché la carenza di medici del 118 porterebbe a dover coprire altre zone della Asl Toscana Centro, mentre in Valdarno fiorentino rimarrebbe l'unico medico a bordo dell'automedica di stanza al Serristori di Figline.
Un medico solo per coprire le emergenze sanitarie sull'intero territorio, dal confine con Pontassieve fino a quello con la Provincia di Arezzo, da Vallombrosa all'Autostrada A1, senza contare la popolazione in aumento proprio nel periodo estivo grazie alle migliaia di turisti che soggiornano in Valdarno fiorentino. Storicamente il territorio ha sempre avuto la disponibilità di due medicalizzate: prima del passaggio all'automedica, ce n'era una H24 alla Misericordia di Figline, e una H12 a Incisa; ed è capitato più volte che entrambe uscissero per coprire, in contemporanea, due interventi di soccorso per casi che richiedevano appunto la presenza di un medico. I medici, va ricordato, sono dipendenti della Asl: e da qualche settimana la postazione H24 si è spostata al Serristori con l'entrata in servizio dell'automedica, mentre il punto di emergenza di Incisa è rimasto invariato.
Invariato, almeno sulla carta: perché in realtà già in questo mese di luglio, per la carenza di medici del 118, il medico previsto su Incisa è stato invece inviato a coprire altre postazioni scoperte, un fatto questo che ha iniziato ad alimentare le voci su una possibile riorganizzazione, che sarebbe limitata al periodo estivo.
Una riorganizzazione che non è certa, però; e soprattutto non è chiaro se eventualmente tornerebbe tutto come prima, a settembre. "Per questo siamo preoccupati, proprio perché non abbiamo comunicazioni ufficiali e risposte chiare", spiega il presidente della Croce Rossa di Incisa, Giovanni Paolo Foderaro, che ieri, proprio per le numerose voci che si rincorrono anche sui social, ha preso carta e penna e firmato una nota a nome della Cri incisana, in cui chiarisce alcuni dettagli della vicenda.
"Questo Comitato di Croce Rossa NON ha nessuna intenzione di chiudere – esordisce la nota – i servizi verranno sempre garantiti con la solita puntualità e professionalità. Esiste un problema reale sulla disponibilità di medici del 118 non dovuto alle associazioni di volontariato. Questo ha portato alla situazione in cui, per diversi giorni a luglio, il medico destinato alla postazione di Incisa è stato inviato a coprire altre postazioni scoperte, ritenute più importanti", spiega Foderaro.
"Voci non confermate riferiscono che per il mese di agosto, la postazione medicalizzata di Incisa rimarrà completamente scoperta, cambiando il servizio da ambulanza con medico a bordo ad ambulanza con solo Volontari. Come associazione siamo molto preoccupati per questo depotenziamento del servizio di emergenza nel nostro territorio e abbiamo avviato un percorso importante con l'Amministrazione Comunale e i nostri vertici regionali per risolvere questa situazione. Ci preme evidenziare come la Sindaca abbia ottenuto un incontro urgente con l'assessore regionale alla sanità Stefania Saccardi", dal quale si attendono chiarimenti precisi.
L'unica nota ufficiale smentisce che decisioni siano già state prese: è la risposta che la Dirigenza del 118 ha comunicato formalmente alla Croce Rossa di Incisa, in seguito alla sua richiesta: “Non è stata notificata nessuna decisione in ordine alla chiusura e/o ridefinizione della capacità assistenziale del Punto di Emergenza Territoriale di Incisa Valdarno. Eventuali assenze del Medico di Emergenza territoriale presso tale postazione potranno verificarsi in conseguenza della carenza di personale medico operante nella struttura 118 Firenze”.
"Visto il perdurare della situazione, abbiamo richiesto ulteriori chiarimenti senza aver ancora ricevuto risposta", spiega il presidente, che infine assicura: "Noi continueremo a chiedere di risolvere questa situazione per le vie ufficiali, insieme all'Amministrazione comunale e ai nostri vertici regionali".