La situazione è critica in tutti i pronto soccorso toscani: mancano medici e infermieri, e così aumenta il carico di lavoro per il personale in servizio, per far fronte agli accessi. In Valdarno si registrano circa 38mila utenti all’anno alla Gruccia, quasi 15mila al Serristori
I pronto soccorso della Toscana sono in affanno, in grave sofferenza di organico, sia per quanto riguarda il personale medico che infermieristico. Una situazione che si verifica anche a livello nazionale, con accessi in crescita e prsonale insufficiente per rispondere adeguatamente alle necessità: la Regione Toscana ora ha deciso di correre ai ripari, per continuare a garantire l'erogazione dei livelli essenziali di assistenza nell'ambito del sistema regionale di emergenza urgenza.
La giunta ha approvato, su proposta dell'assessore alla sanità Stefania Saccardi, una serie di misure straordinarie con due delibere: una riguarda il "reperimento di personale medico per il sistema di emergenza urgenza regionale", l'altra "provvedimenti per il riconoscimento del valore dell'impegno del personale attualmente impegnato nei pronto soccorso regionali in relazione alle attuali carenze di organico".
In Toscana il numero di accessi al pronto soccorso è in costante aumento, e nel 2018 gli accessi complessivamente registrati a livello regionale sono stati oltre 1 milione e 500mila. A livello di Valdarno, il pronto soccorso del Santa Maria alla Gruccia supera quota 38mila accessi all'anno; quello del Serristori, che ha registrato un aumento nel 2018, sfiora i 15mila accessi nell'arco dell'anno. In attesa di adottare strategie efficaci in grado di ridurre la quota di accessi impropri, con valide risposte alternative a livello territoriale che consentano una diversa gestione dei casi che attualmente accedono al pronto soccorso, con queste due delibere la Regione vuole intanto intervenire sul personale.
Il reperimento di personale medico
A livello regionale è stata rilevato un fabbisogno di personale di circa 147 posti di dirigente medico nella disciplina di medicina e chirurgia d'accettazione per i servizi del sistema di emergenza urgenza regionale. Il 21 novembre 2018 è stato espletato un concorso pubblico unificato per titoli ed esami per il conferimento di incarico a tempo indeterminato per questa disciplina, la cui graduatoria è esaurita.
Per provvedere alla copertura di fabbisogno di personale medico nei pronto soccorso, nel febbraio 2019 Estar ha indetto una pubblica selezione per il conferimento di incarichi a tempo determinato: selezione che è in corso di espletamento, con 19 candidati. Pertanto c'è il rischio concreto che l'attuale carenza di organico possa causare inefficienze e interruzione di pubblico servizio nel sistema dell'emergenza urgenza regionale. Da qui la necessità di individuare ulteriori soluzioni che consentano di dare risposta alla carenza di personale medico.
Presso la presidenza della Regione è stato costituito un tavolo di confronto con le organizzazioni sindacali mediche per affrontare il problema e dare risposte. Queste le possibili azioni individuate:
– l'indizione di procedure concorsuali per la copertura di posti a tempo indeterminato nei profili di dirigente medico nella disciplina di medicina interna (ed equipollenti), con la clausola della possibilità di assegnazione temporanea al pronto soccorso per un periodo non inferiore a due anni e non superiore a tre anni, salvo diversa volontà degli interessati di prolungare la permanenza in pronto soccorso.
– la realizzazione di un percorso formativo regionale da effettuarsi presso i servizi del sistema regionale dell'emergenza urgenza, rivolto ai laureati in medicina e chirurgia di età non superiore a 35 anni e non in possesso di specializzazione. Il percorso formativo dovrebbe avere la durata di due anni, durante i quali ai partecipanti, reclutati con selezione pubblica, verrà fatto un contratto libero professionale di formazione e lavoro. Per il coordinamento del percorso formativo verrà costituito un board tecnico, la cui responsabilità verrà affidata al direttore del Dipartimento Emergenza Urgenza della Asl Toscana centro.
Riconoscimento del valore dell'impegno del personale del pronto soccorso
Il modello di servizio del personale del pronto soccorso comporta un carico di lavoro notturno e festivo più elevato rispetto ad altri settori. Quindi la Regione ritiene necessaria da parte delle aziende sanitarie l'adozione di progetti a sostegno della professionalità del personale del pronto soccorso, con la destinazione di un importo da bilancio. A partire dal 2019 e per tutta la durata della situazione di criticità nel sistema dell'emergenza urgenza, le somme per questo scopo saranno messe a disposizione delle aziende del Sistema Sanitario Regionale.
L'importo, che verrà distribuito tenendo conto dei volumi di attività attesi, delle dotazioni di personale dei singoli pronto soccorso e delle tipologie di competenze e funzioni assegnate, verrà destinato al finanziamento di progetti incentivanti per il personale della dirigenza medica e del comparto che opera nel sistema dell'emergenza urgenza, e in particolare nei pronto soccorso della Toscana, che svolga attività assistenziale articolata sulle 24 ore. Entro 15 giorni dall'approvazione della delibera verrà costituito un Gruppo tecnico regionale, che dovrà procedere alla definizione di un accordo in merito agli importi destinati al finanziamento di questi progetti.