Si tratta del medico competente per la sorveglianza sanitaria e la sicurezza sui luoghi di lavoro: da alcuni mesi, spiegano i rappresentanti sindacali, il medico assegnato ai due ospedali di Ponte a Niccheri e Serristori “ha cessato il proprio rapporto di lavoro senza che la Direzione Sanitaria Aziendale abbia provveduto alla sua sostituzione”
Manca ancora il medico competente per la sorveglianza sanitaria sui luoghi di lavoro, all'ospedale Serristori di Figline. Manca anche al Santa Maria Annunziata di Ponte a Niccheri e in generale nell'area fiorentina sud est: perché il medico incaricato, da alcuni mesi, ha cessato il suo rapporto di lavoro e non è mai stato rimpiazzato dalla Asl.
Una situazione grave, secondo i delegati Cobas, che spiegano: "La normativa in materia in materia di sicurezza e salute sul lavoro ha conferito un ruolo di grande importanza all’interno di ogni azienda alla figura del medico competente: la medicina del lavoro si occupa di prevenire, diagnosticare e curare le malattie causate dalle attività lavorative, valutando il rischio professionale associato a specifiche mansioni. Il medico competente sottopone i lavoratori ad accertamenti clinici e ha la giusta competenza per riuscire ad evitare conseguenze gravi per la salute dei dipendenti".
Insomma, una figura chiave anche per chi lavora in una struttura ospedaliera e ha a che fare con strumenti e sostanze i cui effetti devono essere monitorati. "La sorveglianza sanitaria – aggiungono i Cobas – mira al mantenimento del benessere psicofisico del lavoratore e dovrebbe essere l’obiettivo principale di qualsiasi datore di lavoro. Invece da mesi il medico competente assegnato a Serristori, Osma e territorio sud-est ha cessato il proprio rapporto di lavoro senza che la Direzione Sanitaria Aziendale abbia provveduto tempestivamente alla sua sostituzione, nonostante le nostre ripetute segnalazioni in merito. È una inadempienza datoriale, che mette in crisi il sistema".
Oggi la carenza del medico competente è compensata dalla presenza del Direttore SOS della Medicina Preventiva Aziendale che, spiegano i Cobas, "nonostante sia gravato da numerosi impegni, data la sua attività in azienda, supplisce in qualche modo a tale carenza, non potendo comunque assolvere a pieno alle necessita dei due presidi e sul territorio". Per i delegati dei lavoratori, questa situazione è inaccettabile perché viene "interrotta e messa in crisi la sorveglianza sanitaria nei due presidi ospedalieri e nel territorio sud-est".
L'appello dei delegati Cobas al dottor Gori, Direttore Sanitario della Asl, è "che si provveda senza alcun indugio ad una nuova nomina del medico competente, dato che non si può lasciare gli Ospedali di Ponte a Niccheri, Figline e il vasto territorio della sud-est senza questa figura. Sulla salute e sicurezza non accettiamo nessun risparmio e nessuna superficialità gestionale: non si scherza sul diritto alla salute dei lavoratori".