24, Novembre, 2024

Nuove tecnologie applicate alla didattica: Emma e Andrea hanno scelto la robotica. Il progetto presentato al Vasari

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Andrea Venerando ed Emma Lombardi hanno partecipato a “Formarsi per formare”, un progetto sperimentale scuola-lavoro che ha l’obiettivo di formare “giovani educatori” sull’utilizzo delle Nuove Tecnologie applicate alla Didattica

Emma Lombardi e Andrea Venerando, studenti del Liceo scientifico dell'Isis Vasari di Figline, hanno presentato ai compagni dell'istituto scolastico lo studio con il quale hanno partecipato e vinto il progetto sperimentale scuola – lavoro, di Terza cultura spin off, "Formarsi per formare, che ha l’obiettivo di formare giovani educatori sull’utilizzo delle nuove tecnologie applicate alla didattica. Al progetto potevano partecipare gli studenti delle terze, quarte, e quinte classi secondarie di secondo grado di qualsiasi indirizzo o specializzazione.

Ogni coppia di studenti doveva seguire 30 ore di teoria e 30 ore di pratica durante le quali realizzare e presentare un progetto di percorso didattico su uno dei tre argomenti possibili: logica del creative computing, robotica educativa o modellazione per stampanti 3D.

I due studenti hanno scelto la robotica e il loro progetto si è classificato tra i cinque definiti migliori da un'apposita giuria. Nella mattina spiegandolo ai compagni del Vasari hanno impartito alcune lezioni di fisica.

 

Andrea Venerando: "Noi abbiamo realizzato un progetto che sfruttasse le nuove tecnologie per insegnare qualcosa: abbiamo scelto la fisica. Abbiamo usato un robot della Lego e lo abbiamo programmato per svolgere esercizi. Abbiamo vinto il concorso e la borsa di studio rientrando nella sezione Chiavi della città, una sezione del progetto della città di FIrenze, e tutte le scuole medie possono scegliere il nostro progetto: noi andiamo nelle classi a presentarlo. Oggi siamo al Vasari in occasione dell'Open day".

 

Emma Lombardi: "Abbiamo partecipato al Progetto alla Specola di Firenze "Formarsi per formare": prevede 30 ore teoriche sulle nuove tecnologie, e 30 di pratica per portare il progetto nelle scuole medie o nel biennio delle superiori".

 

Grande attenzione, nella mattina, da parte di insegnanti e studenti quando i due ragazzi hanno spiegato il progetto. Una partecipazione che si è trasformata nel coinvolgimento di tutti i presenti e in una lezione di fisica particolarmente interessante.

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