Il progetto si chiama “Migranti bonificatori” ed è stato presentato stamani per la sua seconda edizione: la novità di quest’anno è che i richiedenti asilo, in maniera volontaria, ripuliranno tutto il tratto del fiume Arno. Al lavoro tutta l’estate, fino a ottobre
Toccherà tutta l'asta del fiume Arno, Valdarno compreso, la seconda edizione del progetto "Migranti bonificatori" presntata stamani in Regione. I richiedenti asilo ospiti dei centri di accoglienza toscani si occuperanno di ripulire dalla sporcizia il letto dell'Arno. Nella prima edizione, nel 2016, avevano già ripulito gli argini dell'Arno e del Mugnone a Firenze e dell'Ombrone e della Brana a Pistoia.
Un lavoro su base volontaria: armati di guanti e sacchi si occuperanno di rimuovere carte, plastiche e rifiuti, prima e dopo il taglio stagionale dell'erba svolto dagli operai dei Consorzi di bonifica. Saranno impegnati in più fasi durante l'intera estate, fino ad ottobre. Su impulso della Regione sono stati coinvolti tutti e quattro i Consorzi di bonifica del bacino dell'Arno, compreso il Consorzio Alto Valdarno il cui presidente, Paolo Tamburini, era presente alla conferenza in Regione. Sarà comunque il Consorzio 3 del Medio Valdarno a coordinare gli intervenire, forte dell'esperienza già maturata l'anno scorso. Allora furono raccolti, in tre mesi, oltre una tonnellata e mezzo di rifiuti.
L'intervento lungo gli argini inizierà a fine giugno e il lavoro volontario dei giovani richiedenti asilo, che senza utilizzo di macchinari raccoglieranno i rifiuti sulle sponde, sarà preceduto anche quest'anno da un'adeguata formazione realizzata in collaborazione con l'agenzia Chiantiform. Il corso si concluderà con un attestato, utile per futuri percorsi di formazione professionale; in aula, come tutor e insieme ai tecnici professionisti, ci saranno anche i ragazzi che hanno partecipato al progetto l'anno scorso e che dunque potranno aiutare a tradurre e raccontare la loro esperienza.
In tutto, per l'edizione 2017, saranno circa duecento i migranti che si alterneranno nell'attività volontaria, in gran parte provenienti dall'Africa sub sahariana e dall'Asia. In questi giorni si stanno firmando le diverse convenzioni per poi partire.