Osservatorio riunito in Prefettura: i dati raccolti finora parlano di meno incidenti nel 2019 rispetto al 2018, anche se si contano ancora 18 morti sulle strade. La Sr69 è fra le strade con più incidenti; su tutte le altre strade del territorio partirà una precisa mappatura di pericolosità
Cala il numero degli incidenti sulle strade della provincia di Arezzo, mentre aumentano i controlli e le sospensioni della patente nei confronti degli automobilisti indisciplinati. Resta però il dato negativo delle morti: le vittime di incidenti stradali nell'aretino, nel 2019, sono state 18, una in più dell'anno precedente. Dal punto di vista delle strade, fra quelle a maggior incidentalità rimane la Strada regionale 69 del Valdarno.
Sono i dati emersi dall'Osservatorio provinciale per la sicurezza stradale, che si è riunito in Prefettura ad Arezzo. Presenti i rappresentanti della Questura, dell’Arma dei Carabinieri, della Guardia di Finanza, della Polizia Stradale, amministratori e funzionari degli enti locali, referenti dei Comandi delle Polizie Municipali di molti comuni fra cui quelli di Montevarchi, San Giovanni e Terranuova, ma anche rappresentanti della Provincia di Arezzo, del Dipartimento di Emergenza Urgenza 118 dell’ASL Sudest Toscana, del Compartimento Anas e dell’ACI.
Il report ha focalizzato la propria attenzione sui sinistri rilevati nel 2019, anche se il dato è ancora parziale in quanto l’opera di censimento è in atto: nel primo semestre 2019 sono stati registrati 473 incidenti (contro i 527 nel primo semestre 2018), con 621 feriti; nel secondo semestre 2019 gli incidenti sono stati 481 (contro i 566 del seconod semestre 2018) ed i feriti 763. Resta, purtroppo, assai significativo il dato relativo ai deceduti: 9 nel primo semestre del 2019,e 9 nei successivi sei mesi, concentrati in particolare nei mesi invernali e nelle notti del fine settimana.
Sono stati anche analizzati i fattori comportamentali scorretti che sono tra le prime cause responsabili degli incidenti: l’eccesso di velocità, la guida in stato di ebbrezza o sotto l’effetto di stupefacenti, il mancato utilizzo del casco, delle cinture di sicurezza e dei seggiolini per bambini, la distrazione dovuta all’uso del telefono cellulare alla guida, l’assenza di revisione dei veicoli. Gli incidenti si concentrano nelle tratte urbane con più alta densità abitativa e con maggiore tasso di circolazione veicolar, nonché nelle principali arterie extraurbane, tra cui la SR 71 e la la SR 69.
In aumento nel 2019 anche le patenti sospese: sono state 858, rispetto alle 832 del 2018; di queste, 195 per guida in stato d’ebbrezza alcoolica, 18 per ebbrezza di neo patentati, 23 per alterazione da sostanze stupefacenti. Revocate in tutto 45 patenti.
L’Osservatorio, alla luce dei dati, ha deciso di procedere ad una mappatura delle strade per individuare i tratti più critici specie per gli utenti deboli, come pedoni e ciclisti, nonché le arterie ubicate nei pressi dei luoghi di aggregazione e che portano ai locali di intrattenimento.
Per le strade più frequentate, inoltre, sarà intensificata l’azione di controllo delle forze dell'ordine, anche nelle fasce orarie notturne, anche attraverso servizi congiunti o con pattuglie miste in punti strategici. Inoltre, è stato ribadito che possono essere individuate le arterie stradali in cui installare autovelox, senza l’obbligo della contestazione immediata, a condizione che siano rispettati i requisiti stabiliti dalla normativa di settore per l’adozione dei relativi provvedimenti.
A Comuni e Provincia, enti proprietari delle strade, è stato chiesto in sede di Osservatorio di impegnare più risorse per interventi di sistemazione, di manutenzione e messa in sicurezza delle condizioni delle strade: miglioramento della segnaletica e dell’illuminazione, degli attraversamenti e dei percorsi pedonali, rifacimento del manto stradale, installazione di dissuasori di velocità.