20, Novembre, 2024

Matteo Renzi a Loro per il suo nuovo libro: critiche verso il governo M5S-Lega e duro attacco contro la paura mediatica

Articoli correlati

In Vetrina

Più lette

In Vetrina

Il messaggio di Matteo Renzi è rivolto soprattutto all’affrontare il futuro senza farsi irretire dalla paura. Pesanti critiche mosse verso l’attuale governo e tante le tematiche affrontate dal senatore, tra cui il lavoro, l’immigrazione e le indagini e i processi in corso per i suoi genitori

Matteo Renzi sceglie come tappa per la presentazione del suo nuovo libro, "Un'altra strada", l'auditorium di Loro: tanta la gente intervenuta per ascoltare l'ex presidente del consiglio, tra cui cittadini e organi istituzionali quali il sindaco di Loro Moreno Botti e la deputata Maria Elena Boschi. L'incontro ha toccato il contenuto del nuovo libro, ma soprattutto temi dell'attualità riguardanti il governo Lega – 5 Stelle, l'inchiesta sui genitori di Renzi, l'immigrazione e il futuro dell'Italia.

"Questo libro, più che rincuorare, è un inno all'ottimismo e al futuro dell'Italia – afferma Renzi – non è detto che esso sia soltanto un luogo di problemi, come ci vogliono far credere Di Maio e Salvini, il futuro è un'incognita, e come tale va affrontato, senza perdere la dignità e senza lasciarsi spaventare dal deciso cambio strutturale nel mondo dell'informazione, della tecnologia e del lavoro."

 

 

"Questo è il gioco dei 5 Stelle e della Lega – prosegue Renzi – istigare alla preoccupazione. Utilizzando l'immigrazione o il lavoro per far nascere un atteggiamento culturale che abbia paura dell'avvenire, esprimendo odio verso una situazione esistenziale come quella del fenomeno dell'immigrazione o usando l'assistenzialismo illusorio dei decreti legge sul reddito di cittadinanza e sul pre-pensionamento, che per adesso hanno portato soltanto alla riduzione dei posti di lavoro, l'aumento del debito pubblico e un PIL in discesa."

 

 

Tempo anche per esprimersi sulle vicende personali dei genitori di Renzi, che il senatore commenta così "Vengo da una settimana che dal punto di vista umano è molto complicata. Composto, anche, purtroppo da aggressioni verbali e sistematiche, tuttavia c'è un sentimento chiaro: noi rispettiamo i giudici. Si facciano le sentenze e i processi, non sul web e non sui giornali, ma in tribunale, nel pieno rispetto della magistratura e non permettendo così di continuare questa incresciosa battaglia mediatica. Per adesso, le due sentenze di mio padre che mi preoccupano sono esclusivamente quelle per diffamazione nei confronti di Marco Travaglio e il Fatto Quotidiano".

 

 

"È fondamentale aprire gli occhi – conclude Renzi – rendendosi conto che l'immigrazione non è nata con Renzi o il ministro Alfano, che i ragazzi devono pensare a studiare e non al reddito di cittadinanza, che è necessario mettersi in moto per dare una svolta al paese preferendo il futuro alla paura, il lavoro all'assistenzialismo, la cultura all'ignoranza, l'europa al sovranismo e la politica al populismo".

Articoli correlati