La proposta era arrivata sui tavoli del Consiglio regionale con il sostegno dei coordinamenti di Italia Viva del Valdarno Fiorentino. Oltre al rafforzamento del Serristori, chiedeva anche l’apertura di una uscita di emergenza in A1 nei pressi dell’ospedale di Ponte a Niccheri. Ma è mancato il numero legale
"Garantire a chi opera in emergenza la massima velocità di collegamento con Santa Maria Annunziata di Ponte a Niccheri, che opera in rete con l’Ospedale di Figline, realizzando un'uscita A1 di emergenza nei pressi del presidio ospedaliero": era questa la proposta avanzata in Consiglio regionale da Italia Viva, anche sulla base delle indicazioni raccolte dai coordinamenti locali del Valdarno fiorentino. Proposta che però non è passata perché, al momento del voto, è mancato il numero legale.
"Quello che è accaduto ieri in consiglio regionale – commentano oggi i Coordinamenti di Figline e Incisa, Reggello, Rignano – è di una gravità inaudita, in quanto in sede istituzionale è mancato il numero legale per discutere di una proposta proveniente dal Valdarno Fiorentino e che riguarda la salute dei cittadini in caso di estrema emergenza. Di fatto è finita con 5 favorevoli, 3 astenuti e circa 12 contrari, con mancanza di numero legale, che di fatto ha reso l’atto non respinto. Riteniamo che si debba fare ogni sforzo per garantire la massima efficienza e la massima tempestività dei servizi sanitari in Valdarno, in special modo per quanto riguarda l’emergenza-urgenza".
Erano tre i punti chiave della proposta di Italia Viva del Valdarno fiorentino: "Rafforzamento del Pronto Soccorso del Serristori, la cui recente riapertura nell’arco delle 24 ore rappresenta un buon viatico per un ulteriore potenziamento; collegamento veloce con Santa Maria Annunziata di Ponte a Niccheri, che opera in rete con l’Ospedale di Figline; riqualificazione del presidio ospedaliero".
"Sappiamo che in casi particolarmente gravi ogni minuto che si può guadagnare è prezioso per salvare una vita. Sono le stesse associazioni che operano con il servizio ambulanze a segnalare il verificarsi spesso di code, ingorghi e complicate situazioni di viabilità, tali da aumentare pericolosamente i tempi di collegamento con l’Osma. I problemi dovuti alla congestione del traffico diventano quindi intollerabili nelle situazioni di massima urgenza e gravità. Per questo motivo i tre coordinamenti di Italia Viva del Valdarno avevano chiesto al Gruppo I.V. in Regione, ed in particolare a Stefano Scaramelli, di avanzare una proposta per la creazione di una uscita di emergenza per i mezzi di soccorso, da realizzare sull’autostrada A1, nei pressi dell’Osma, nell’ambito dei lavori per la terza corsia. Tale uscita di emergenza avrebbe permesso di guadagnare minuti preziosi ai mezzi di soccorso".
"Purtroppo – commentano i coordinamenti di Italia Viva – al momento del voto in aula il Pd ha fatto mancare il numero legale. A nostro parere questo atteggiamento è incomprensibile. Quando si tratta di salvare delle vite umane ogni calcolo politico ed ogni speculazione partitica dovrebbe passare in secondo piano. Facciamo appello al candidato delle elezioni regionali Eugenio Giani, affinché chiarisca la natura della votazione fortemente sfavorevole al Valdarno Fiorentino".