Non convincono i pendolari del Valdarno le proposte per alcuni treni del Valdarno: bocciate tre su cinque. È il risultato del sondaggio effettuato dal Comitato pendolari Valdarno Direttissima attraverso il relativo gruppo Facebook. Le proposte di RFI e Trenitalia di modifica di orari e tratte per alcuni treni del Valdarno erano state presentate a Sindaci, Assessori e al Comitato Pendolari durante l’incontro dello scorso 16 aprile nella sede della Regione Toscana, alla presenza dell’Assessore Regionale ai Trasporti Baccelli.
I primi due treni oggetto del sondaggio sono della tratta Firenze-Chiusi, 4119 e 4109, con partenza a metà pomeriggio, alle 17.02 e 17.14 rispettivamente, per i quali RFI aveva fatto due proposte con inversione dei servizi e tratte: la prima proposta, respinta dal 87% dei pendolari, con posticipo di 10 minuti e l’aggiunta delle fermate del Valdarno del primo treno e un nuovo passaggio in direttissima fino ad Arezzo per il secondo treno, perdendo le fermate in Valdarno. Sulla seconda proposta, invece, c’è il parere favorevole del 78% dei pendolari, e prevede il posticipo della partenza di entrambi i treni, 10 minuti il primo e 4 minuti il secondo, con la conferma delle tratte e dei tempi di percorrenza, il primo sulla Direttissima fino ad Arezzo e il secondo con le fermate nel Valdarno. La speranza è che i due treni non si sovrappongano fra loro, vista la distanza di pochi minuti nella partenza e quindi nella percorrenza.
Il terzo treno del sondaggio è fra i più affollati dai pendolari e della tratta Firenze-Foligno, il 4085 delle 18.14, di cui viene proposto il posticipo della partenza di 4 minuti con la conferma della percorrenza sempre in Direttissima fino a Figline e poi le fermate in Valdarno: la proposta ha il parere favorevole del 87% dei pendolari votanti, sempre nella speranza che gli attuali inchini siano finalmente evitati.
L’ultima parte del sondaggio riguardava i treni 4070 da Foligno, moltissimo usato dai pendolari, e 4092 da Arezzo, con gli arrivi attuali a Firenze rispettivamente alle 8.38 e alle 8.52, se puntuali. Entrambe le proposte di RFI vengono bocciate dai pendolari, con il 98% dei contrari la prima e il 89% la seconda. Le proposte prevedono la conferma degli attuali percorsi e dei tempi di percorrenza, con la grossa novità della fermata prolungata ad Arezzo e poi del posticipo dell’arrivo a SMN per il treno importantissimo 4070, con slittamento di 14 minuti con la prima proposta, alle 8.52, e di 9 minuti con la seconda, alle 8.47 (salvo soliti ritardi da inchini), senza quindi dare certezze per l’arrivo a Firenze, al posto di lavoro o all’università, entro le ore 9.
“Come si vede dal sondaggio, i pendolari del Valdarno non sono convinti delle proposte di RFI di modifica degli orari e delle tratte – afferma Maurizio Da Re, portavoce del Comitato pendolari – si tratta di piccoli spostamenti di orari, che non garantiscono di evitare le interferenze sulla Direttissima dei tren AV, che non vengono neppure toccati nei loro orari e tracce. Addirittura le proposte sul treno Foligno 4070, cruciale per i pendolari, sono incredibilmente peggiorative. Alla riunione del 16 aprile, si è chiesto all’assessore regionale Baccelli nuove proposte di RFI di modifiche riguardanti però i treni AV, che interferiscono con i treni regionali, così da ridurre con più probabilità gli inchini e i ritardi dei pendolari. Si attende perciò la nuova riunione fra Regione, Rfi, Trenitalia, sindaci del Valdarno e comitato pendolari, con nuove proposte, a breve, così come annunciato dall’assessore regionale nell’incontro del 16 aprile”, conclude Da Re.
Maurizio Da Re