Approvato all’unanimità dal Consiglio comunale un documento con le linee d’indirizzo per un percorso partecipato di fusione con Pergine: nei prossimi sei mesi gli incontri con la popolazione, poi l’ipotesi di referendum consultivo entro il 2017 in caso di consultazioni favorevoli
Elemento imprescindibile per il percorso di fusione dei comuni di Laterina e Pergine deve essere il coinvolgimento attivo e condiviso dei cittadini nella scelta. Queste le parole del sindaco Catia Donnini durante la seduta di consiglio comunale di giovedì sera che ha visto l’approvazione all’unanimità di un documento che raccoglie le linee d’indirizzo per avviare un percorso partecipato di fusione tra le due amministrazioni.
Nel documento viene espresso l’impegno a effettuare degli incontri strutturati con la popolazione nei prossimi sei mesi, per far conoscere, promuovere e portare avanti il percorso, approfondendo i temi su vantaggi e svantaggi che questo potrà comportare anche per qualità e quantità dei servizi erogati. Nel caso in cui l’esito delle consultazioni e dei processi partecipativi sia favorevole, inoltre, c'è l'ipotesi di effettuare il referendum consultivo entro il 2017.
L’atto rappresenta il primo passo ufficiale di Laterina verso il progetto: “La volontà della popolazione deve essere chiara ed esplicita. Lo scorso 7 settembre è arrivata una lettera con la richiesta di proposta referendaria sottoscritta da 112 persone residenti nei due comuni. Una presa di posizione di un gruppo di cittadini che ha costituito un segno e uno stimolo in più, un’accelerazione nel nostro percorso”, ha aggiunto la prima cittadina.
Durante il dibattito, in risposta ad alcune domande dei consiglieri di minoranza, è stato spiegato dai membri della giunta che “fino a quando l’Unione dei comuni Dei Tre Colli sarebbe stata ancora attiva, anche se solo dal punto di vista burocratico e non delle funzioni, non avremmo intrapreso nessuna scelta o avviato nessun nuovo percorso. E a quel momento siamo arrivati, dato che da sabato 1 ottobre l’Unione finirà definitivamente di esistere”.
L'opposizione si è dichiarata favorevole a intraprendere il percorso formativo, sottolineando che era in attesa del chiarimento dell’amministrazione sulla propria posizione, viste le interrogazioni presentate nei mesi precedenti al sindaco Donnini e alla luce di una mozione approvata dal consiglio di Pergine l'anno scorso e “dei commenti rilasciati dal sindaco di Pergine nei mesi scorsi sul suo parere favorevole per questa ipotesi di progetto di fusione con Laterina”.
Come si legge nell’atto approvato, l’ipotesi di fusione deve essere considerata non solo per gli eventuali benefici dal punto di vista organizzativo, economico e funzionale, ma anche nell’ottica di salvaguardare le specificità storiche, culturali e il senso di appartenenza alla propria comunità, in quanto il comune non solo è erogatore di servizi, ma ente territoriale che rappresenta la propria comunità, ne cura gli interessi e ne promuove lo sviluppo.
“Il percorso va portato avanti se ci crediamo. Con Pergine stiamo già lavorando insieme sotto molti punti di vista: prima con l’Unione, poi con il progetto di sicurezza del territorio e ultimamente con la gestione associata delle funzioni” – ha spiegato il sindaco – “Altre amministrazioni non hanno fatto richiesta di aderire, ma, come spiegato in questo atto, non viene preclusa la possibilità di adesione al processo di altri comuni contigui affini per popolazione, estensione del territorio e contesto storico e sociale”.