24, Luglio, 2024

“La vita davanti”: Ilaria Gaspari ed Edith Bruck aprono la quarta edizione di Moby Dick

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Ilaria Gaspari ed Edith Bruck hanno aperto nel pomeriggio la quarta edizione del Moby Dick Festival a Terranuova che quest’anno ha come filo conduttore “La vita davanti”.

35 anni, Ilaria Gaspari è considerata “L’astro nascente della filosofia italiana”. Un curriculum ricco di libri, pubblicazioni, conferenze, sul palco allestito in piazza Repubblica a Terranuova ha incentrato il suo intervento sulle emozioni attraverso un viaggio nella filosofia, quella che “ha il potere di irritare, di spostare la prospettiva e che ci permette di vedere più lontano”.

Al centro del suo confronto con gli spettatori in piazza Talete, Socrate e soprattutto Spinoza. Ilaria Gaspari ha permesso ai presenti di scoprire la “vita segreta delle emozioni. Le emozioni che abitano dentro di noi ci rendono umani”.

Ha poi toccato le corde del cuore delle persone presenti in piazza della Repubblica Edith Bruck, 90 anni, testimone della Shoa. Ungherese, ultima di sei figli di una povera famiglia ebraica nel 1944, a tredici anni, dal ghetto di Sátoraljaújhely viene deportata ad Auschwitz e poi in altri campi tedeschi: Kaufering, Landsberg, Dachau, Christianstadt e, infine, Bergen-Belsen, dove verrà liberata, insieme alla sorella, nell’aprile del 1945.

Dopo la liberazione e la fine della guerra non ha avuto né pace né accoglienza, ma nuove difficoltà e, soprattutto, nuove discriminazioni. Ha ottenuto innumerevoli riconoscimenti come scrittrice, poetessa e testimone dell’immane tragedia che ha vissuto in prima persona. Papa Francesco l’ha voluta incontrare: e toccante è stato il racconto di quel momento.

Il suo racconto lucido e dettagliato ha fatto commuovere e riflettere la piazza: “A quanto pare l’uomo non impara dagli sbagli commessi in passato”, ha detto, ricordando le atrocità subìte nei campi di concentramento.

Edith Bruck continua il suo viaggio tra i giovani raccontando la sua drammatica esperienza per far comprendere le atrocità e le tragedie di cui è stato capace di macchiarsi l’uomo. Ha pubblicato libri e poesie che ripercorrono il suo passato ma anche il presente dell’umanità. Scritti con i quali Edith cerca di far comprendere ai lettori quanto sia distruttivo l’odio, la guerra, la discriminazione ma anche quanto possano essere risolutive la speranza e la voglia di vivere.

La sua storia e la maniera semplice e genuina nel raccontarla non ha generato silenzio ma un turbinio di emozioni in coloro che la stavano ascoltando con reverente attenzione. Un racconto che ancora una volta ha fatto riflettere su quel passato atroce e vergognoso e su un presente che ancora purtroppo talvolta ripresenta le nefandezze che l’ha generato.

 

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