Un omaggio al grande Nino Manfredi ha aperto la prima giornata della 39° edizione di ValdarnoCinema Film Festival a San Giovanni.
Dopo la pre-apertura dedicata all’ANPI con la proiezione del film documentario “I primi saranno gli ultimi” di Pasquale D’Aiello, un documentario sugli ultimi volontari repubblicani della Guerra civile spagnola, e la proiezione dell’opera di Michele Aiello “Io resto”, documentario girato in prima linea che mostra la situazione interna degli ospedali durante i giorni drammatici del primo lockdown, la serata si è conclusa con la proiezione di uno tra i film più significativi di Nino Manfredi, “Pane e cioccolata”, del 1974, di Franco Brusati. La pellicola è stata inserita tra i 100 film italiani da salvare.
Ad introdurre l’opera e ricordare il padre, che quest’anno avrebbe compiuto 100 anni, è stata la figlia, Roberta Manfredi.
“E’ una bellissima occasione per i ragazzi giovani. Mio padre è stato un grande del cinema italiano che andrebbe conosciuto e studiato anche da chi vuole fare l’attore perchè era straordinario. Tutte le possibilità che si presentano di proiettare i film di papà è sempre una grandissima gioia. Uno dei film che ho particolarmente amato è quello che ho prodotto io nel 1995: era uno degli film che mio padre ha girato. Lui è stato generosissimo e si è dedicato tantissimo: quando non filmava era comunque lì. E’ stata un’esperienza bellissima”.
Interviste video di Diletta Cecchi