Dopo cinque anni passati nella stanza dei bottoni di piazza Palermo, la famiglia Grazi ha deciso per la cessione della società ad una cordata di imprenditori di fuori. Fra una decina di giorni il debutto del nuovo presidente e del nuovo staff dirigenziale
La famiglia Grazi ha ceduto la Sangiovannese a una cordata di imprenditori (non del posto) rappresentati dall’avvocato romano Andrea Gianni e per i colori azzurri si è chiusa un'era che ha visto, in cinque anni, la ripartenza dall'Eccellenza e il ritorno in serie D.
“Sono stati cinque anni bellissimi e importanti – ha detto un emozionato Lorenzo Grazi – per la mia crescita sia professionale che umana e ringrazio tutti quelli che hanno collaborato, i tifosi, il sindaco che è sempre stato interessato alle sorti della società e, nonostante le frizioni, la Marzocco che ha fatto bene con il settore giovanile. Porterò sempre questi colori nel cuore".
La presentazione del nuovo staff dirigenziale, a cominciare dal presidente, avverrà tra una decina di giorni (un patto di riservatezza obbliga a tenere i nomi top-secret) e in quell'occasione si dovrebbero avere notizie circa la composizione della nuova rosa: in questi giorni saranno sentiti i giocatori e sulla base di chi intende partire e chi intende restare saranno decise le mosse di mercato.
La trattativa è nata una ventina di giorni fa e, a differenza di altri che in passato si erano fatti avanti per comprare la Sangiovannese senza offrire garanzie di solidità economica e competenze, in questo caso tali garanzie (assieme a un progetto ambizioso) c'erano e l'accordo è stato trovato.
“Rappresento un gruppo di imprenditori con interessi in tutta Italia. Con la famiglia Grazi è stata una trattativa fra persone perbene – dice l'avvocato Andrea Gianni – che hanno a cuore il bene della Sangiovannese e l'accordo è stato fatto". A questo punto si attende di conoscere il nuovo presidente.