E’ tornata nelle loro classi gran parte degli studenti dell’IP Marconi dopo il crollo del solaio e del controsoffitto in un’aula avvenuto l’anno scorso. Rimane, per ora, a Montevarchi, nei locali messi a disposizione del Centro pastorale Guido Guerra, soltanto l’indirizzo Moda. L’auspicio del dirigente scolastico di Isis Valdarno e del sindaco di San Giovanni è che l’immobile sede dell’Istituto possa essere presto riqualificato completamente.
Roberto Santi, dirigente scolastico ISIS Valdarno: “Finalmente siamo arrivati al livello di sicurezza che garantisca la presenza dei ragazzi negli edifici del Marconi. Credo comunque che, in prospettiva, sia necessario, per chi ha autorità nell’edilizia scolastica, pensare a una ristrutturazione definitiva, a un plesso che dia a lungo termine sicurezza agli studenti. Cinque classi rimangono a Montevarchi perchè quattro aule non sono state riconsegnate”.
Valentina Vadi, sindaco di San Giovanni: ” La gran parte dell’Ipsia Marconi è rintrata nella propria scuola. La Provincia ha completato l’intervento che aveva indicato come importante da realizzare per far tornare in sicurezza gli studenti nelle classi, rimangono chiuse quattro classi: questa è la motivazione per cui gli studenti dell’indirizzo Moda completeranno l’anno scolastico nella sede provvisoria di Montevarchi. Mentre saranno realizzato nel corso dell’estate i lavori per renderle agibili. La Provincia di Arezzo ha fatto richiesta alla Regione di fondi e di finanziamenti per intervenire in queste aule, la Giunta regionale ha deliberato questo stanziamento, per cui l’intervento sarà fatto. Ma noi non siamo completamente soddisfatti perchè quell’immobile ha bisogno di una ristrutturazione complessiva, c’è l’impegno della Provincia, che il Presidente mi ha garantito, per uno studio di fattibilità sulla riqualificazione complessiva dell’immobile. Dal momento in cui sarà stabilita la somma necessaria per farlo io come sindaco potrò adoperarmi per trovare i finanziamenti perchè gli studenti possano rientrare tutti in una sede dignitosa per fare lezione”.
