22, Novembre, 2024

Insieme per il popolo afgano: inizia la campagna promossa dal PD per sostenere chi rimane e chi fugge

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Un popolo, quello afgano, che oltre ad essere poverissimo, risulta da anni martoriato, privato spesso dei più elementari diritti, la cui popolazione femminile ha subito, nel tempo, barbare violenze e che adesso è tristemente alla ribalta per il ritorno al potere dell’oscurantismo talebano.

Per sostenere chi fugge dal paese, ma anche chi ha deciso di rimanere, è iniziata una campagna promossa dal Partito Democratico e fortemente sostenuta anche qui, in Valdarno ed in provincia di Arezzo. A testimoniarlo ed a commentare la situazione e la decisione di promuovere questa iniziativa è il Segretario Provinciale PD Francesco Ruscelli.

Vogliamo analizzare brevemente il precipitare della situazione in Afghanistan e quali saranno gli effetti collaterali per la popolazione civile?

“Per quanto riguarda le cause che hanno portato alla tragica situazione afgana, ritengo debbano essere fatte delle valutazioni a freddo, non sull’emozione del momento. La priorità, oggi, è portare a termine l’evacuazione avviata, mettendo in sicurezza tutto il personale italiano, i collaboratori afgani, che direttamente e indirettamente hanno lavorato con l’Italia, gli operatori delle Ong, delle associazioni di volontariato, dei movimenti civici, le equipe mediche e della cooperazione, oltre a quegli afgani che ci risultano a rischio di ritorsioni, vendette o persecuzioni – spiega Ruscelli -Il governo italiano sta cercando di evacuare quante più persone possibile, per cui oggi l’obiettivo deve essere questo, senza polemizzare, ma sostenendo quello che stanno mettendo in atto il Ministero degli Esteri e quello della Difesa. C’è poi il tema della costituzione dei corridoi umanitari, che è però un tema che richiederà tempo, perché purtroppo non stiamo parlando di problematiche gestibili in pochi giorni.”

Ci sarà bisogno dell’attenzione di tutti e il PD ha promosso la campagna “Insieme per il popolo afgano”. Di cosa si tratta esattamente e come si fa per aderire?

“E’, appunto, appena iniziata, a seguito di una riunione della Segreteria Nazionale del PD con il Segretario Letta, la campagna “Insieme per il popolo afgano” al fine di sostenere chi rimane e di accogliere e dare conforto a chi fugge dal paese, oltre a dare un supporto alle Ong che affrontano la situazione nel paese e all’Anci per organizzare l’accoglienza in Italia – prosegue Ruscelli – Nella massima trasparenza e tracciabilità è, quindi, possibile effettuare donazioni ed a tal proposito è stato creato un apposito conto corrente. I nostri dirigenti, parlamentari e consiglieri regionali lo faranno per primi. La comunità del PD sarà, inoltre a fianco delle Sindache e dei Sindaci e delle amministrazioni che decideranno di essere in prima linea nell’accoglienza e nei gemellaggi con le città afgane. Inoltre, in tutti gli incontri pubblici organizzati dal Partito Democratico in Italia saranno presenti stand per contribuire alla campagna. I commenti relativi agli errori ed alle responsabilità – ancora Ruscelli – saranno oggetto di attento confronto e già il nostro segretario Letta ha detto chiaramente, ed io condivido, che le parole pronunciate da Biden nei giorni scorsi sono risultate totalmente inadeguate: il popolo afgano si è affidato all’occidente e quest’ultimo non può tradire la fiducia che è stata riposta in esso. E’ necessario, quindi, che il tema sia oggetto di un immediato confronto internazionale con assunzione di conseguenti provvedimenti per gestire l’emergenza.”
Infine, la questione della condizione femminile in questo paese povero e martoriato. Le rassicurazioni del governo talebano in tal senso, possono essere considerate credibili?

“La questione femminile è una delle questioni centrali, che è simboleggiata dalle affermazioni di Zarifa Ghafari, che è la più giovane sindaca afgana, la quale ha affermato di essere in attesa che i talebani la uccidano. Da sempre in prima linea per i diritti delle donne, Ghafari, quando dice: “sono seduta qui, in attesa che arrivino e non c’è nessuno che aiuti me e la mia famiglia, non posso lasciare la famiglia e, comunque, dove andrei?”, ci fa capire in modo terribile la situazione esistente – prosegue Ruscelli – Dovremo vedere quale sarà il comportamento dei talebani rispetto a questo tema, ma è chiaro che sarà necessario un forte monitoraggio per evitare un pericoloso balzo all’indietro nei diritti civili riconosciuti al genere femminile. Anche in questo senso sarà per noi fondamentale sostenere al massimo la campagna di cui stiamo parlando che ha come punti cardine i seguenti: accoglienza di donne o famiglie, offrendo un sostegno economico e morale per un periodo determinato, accompagnamento per il disbrigo di pratiche varie (anagrafe, scuola, università), insegnamento della lingua italiana, assistenza medica e formazione ed inserimento anche in piccoli contesti lavorativi.” – termina Francesco Ruscelli.

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